Martedì, 19 Maggio 2015 - 02:00 Comunicato 1139

A Milano si è svolto il convegno dedicato ai territori italiani, tra cibo ed energia per la vita, a cui ha partecipato anche il Trentino
EXPO MILANO 2015, NEL PAESAGGIO LE TRACCE DEL NOSTRO FUTURO

"Paesaggio come metafora del futuro" è il titolo dell'iniziativa organizzata negli scorsi giorni dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome presso il Padiglione Unione Europea di Expo 2015 a Milano. Nel corso del convegno sono state illustrate le strategie e le azioni sviluppate da diverse realtà territoriali italiane per la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio. In apertura, il sociologo Aldo Bonomi ha inserito l'incontro in un progetto più ampio di declinazione, in chiave locale, dei temi di Expo: Regioni, Province autonome e la Conferenza delle Regioni hanno individuato quattordici temi trasversali a partire dai quali sono state attivate alleanze a geometria variabile. "Il paesaggio – ha continuato Bonomi - è parola chiave che sta in mezzo al tema dell'Expo, una parola che si colloca a pieno titolo tra Nutrire il pianeta ed Energia per la vita". La Provincia autonoma di Trento è intervenuta durante il focus dedicato al recupero degli spazi rurali marginali con l'architetto Giorgio Tecilla, segretario Osservatorio del paesaggio, che ha sottolineato il ruolo centrale svolto dall'agricoltura nella conservazione dei paesaggi tradizionali e la generazione dei paesaggi del futuro.-

Le Regioni partner dell'iniziativa "Paesaggio come metafora del futuro", organizzata presso il Padiglione dell'Unione Europea e coordinata dalla Regione Toscana, sono state la Provincia autonoma di Trento, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Piemonte, Sardegna e Umbria.
Ad Expo Milano 2015 di è discusso attorno a tre i focus tematici, attorno a cui si sono sviluppati i lavori del convengo: "Nutrire la città: territorio periurbano come territorio agricolo", "Vigneti e paesaggio, alla ricerca di una coevoluzione sostenibile" e "Riattivare i paesaggi rurali marginali come scelta strategica". Come ha sottolineato Anna Marson l'iniziativa si è posta come obiettivo quello di far emergere "l'importanza della cura del paesaggio come strategia per assicurare un futuro migliore".
L'architetto Giorgio Tecilla, segretario dell'Osservatorio del paesaggio, ha rappresentato la Provincia autonoma di Trento, intervenendo nell'ambito del focus dedicato al recupero degli spazi rurali marginali. Il rappresentante trentino ha sottolineato il ruolo centrale che l'agricoltura svolge per la conservazione dei paesaggi tradizionali e la generazione dei paesaggi del futuro. In particolare, Tecilla ha presentando il documento "Dieci azioni per il paesaggio rurale del Trentino". Il documento, recentemente adottato dall'Osservatorio, è l'esito di un percorso partecipativo ed innovativo, che ha visto la collaborazione degli ordini professionali, delle categorie economiche dell'agricoltura e dell'allevamento, del mondo della ricerca, delle associazioni culturali e ambientaliste.
Il documento del Trentino, presentato ad Expo Milano 2015, individua i principi di riferimento per la gestione del rapporto tra agricoltura e paesaggio: sostenibilità economica, bellezza, identità e valore testimoniale, tutela del suolo agrario, trasformazione, biodiversità ed agrobiodiversità. Inoltre Tecilla ha spiegato le azioni da realizzare per una gestione equilibrata del paesaggio rurale del futuro.
All'interno di questa cornice sono state inoltre illustrate cinque iniziative esemplari (best practice) che il Trentino ha messo in atto per contrastare l'abbandono dei suoli agrari. La prima iniziativa riguarda il "Fondo per il paesaggio", che finanzia progetti di recupero di ambiti rurali e prevede risorse dedicate al recupero delle aree agricole marginali. La seconda attività concerne il progetto "Cinque spazi alla ricerca di una nuova identità" che ha come obiettivo il recupero di cinque ettari marginali nella piana Rotaliana. L'attività dell'associazione "Rio Romini" è stata la terza attività presentata ad Expo Milano 2015: sei ettari di prato, appartenenti a ventuno diversi proprietari, sono stati trasformati in vigneto nel comune di Vallarsa. Il quarto progetto porta la firma del Consorzio di miglioramento fondiario di Grumes, che ha riportato a coltura tredici ettari di terrazzamenti abbandonati. Infine, le quinta iniziativa ha riproposto il ripristino delle praterie da fieno in Primiero, ovvero un'attività che arriva dal passato e che ha interessato dieci ettari, riportandoli all'originaria destinazione prativa, indispensabile per la produzione di foraggio per allevamento.

Video al link: http://www.expo.rai.it/paesaggio-metafora-futuro/ -



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