Giovedì, 02 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2364

Quelle evidenziate sono limitate perdite di idrocarburi. La bonifica sarà rapida e circoscritta
EX MANIFATTURA TABACCHI, NESSUN RISCHIO AMBIENTALE

Nessun allarme suolo inquinato all'ex Manifattura Tabacchi di Rovereto. In merito alle notizie apparse nei giorni scorsi su alcuni quotidiani locali si precisa che l'iter formale di approvazione, da parte della Giunta provinciale, della "Relazione delle indagini di caratterizzazione" e la conseguente nuova perimetrazione del sito sono atti dovuti, previsti dalla normativa, ma in alcun modo riferibili ad una situazione che possa alterare il piano di recupero del compendio industriale né tantomeno costituire un rischio per la salute. Si tratta infatti di alcuni limitati sversamenti di idrocarburi nel sottosuolo, circoscritti ad una minima parte del piazzale interno, probabilmente imputabili ai mezzi pesanti in sosta allorché la fabbrica di sigarette era ancora in attività. A breve, appena approvato il piano, si procederà con l'intervento di bonifica.-

Nessuna rilevante sorpresa, quindi, al procedere dell'intervento di recupero dell'importante sito industriale destinato a diventare la "Green Innovation Factory" del Trentino.
D'altra parte Trentino Sviluppo si era a suo tempo cautelata, vincolando l'acquisto dell'immobile, nell'ottobre 2008 dalla multinazionale americana British American Tobacco (BAT), ad una preventiva due diligence ambientale, proprio con l'obiettivo di scongiurare eventuali imprevisti in merito all'integrità ambientale del sito industriale.
Quelle emerse nei giorni scorsi a seguito di specifiche indagini di caratterizzazione sono infatti delle limitate e circoscritte infiltrazioni di idrocarburi rilevate su un'area localizzata in una porzione del grande piazzale interno. Sversamenti dovuti con ogni probabilità a perdite dai serbatoi dei mezzi pesanti in sosta negli anni in cui la fabbrica era ancora attiva. Già avviato l'iter per l'approvazione del progetto di bonifica, al quale si prevede di dare corso a breve.
Data l'esiguità ed il carattere circoscritto del fenomeno non vengono quindi in alcun modo compromessi né gli interventi di recupero della parte storica del compendio industriale, né tantomeno i lavori di demolizione dei capannoni costruiti negli anni '60 e nemmeno quindi la ricostruzione del cosiddetto "Ambito B", dove le matrici ambientali non presentano alcun superamento dei limiti di legge.
Il programma dei lavori prevede infatti entro la fine del 2012 il recupero dell'edificio "dell'Orologio", all'interno dell'ambito storico, che garantirà ulteriori 4 mila metri quadrati per l'insediamento di imprese; sempre entro fine anno si completerà la demolizione del cosiddetto "Ambito B", per la cui ricostruzione è in fase di elaborazione un nuovo bando di gara. (dm) -