Lunedì, 28 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1459

L'assessore Ugo Rossi ha spiegato come il Trentino sta razionalizzando le spese senza sguarnire la qualità del servizio
"ETICA E PROFESSIONI SANITARIE", IL CONFRONTO CON IL MINISTRO BALDUZZI

È stato dedicato all'intreccio tra etica, diritto e sanità l'intervento del ministro della Salute, Renato Balduzzi, oggi pomeriggio al seminario su "Etica e professioni sanitarie nel contesto europeo", organizzato alla Facoltà di Economia dal Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell'Università di Trento, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari della Provincia di Trento. Alla parte conclusiva dei lavori era presente anche l'assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi. "E' stata l'occasione - sottolinea Rossi - di rappresentare al ministro quanto già il Trentino fa per razionalizzare e ridurre le spese in un settore delicato quale è quello della sanità. In particolare abbiamo spiegato al ministro come il nostro trend di crescita si sia dimezzato negli ultimi tre anni, e questo naturalmente senza sguarnire la qualità del servizio che come il ministro ben sa, è di prim'ordine. In questo senso, e senza voler fare i primi della classe, si è parlato di spending review, di come una serie di razionalizzazioni, di cui va dato atto all'Azienda Sanitaria, abbiano permesso risultati importanti. Uno per tutti: in Trentino la spesa cresceva del 6 - 7% all'anno su un bilancio di 1 miliardo e 100 milioni. Oggi siamo al 2,5% con un risparmio annuo di circa 30 milioni di euro e questo senza detrimento per la qualità del servizio".-

Il ministro Balduzzi ha approfondito le problematiche etiche legate alle professioni sanitarie: "Le professioni sanitarie - ha sottolineato - sono quelle più delicate e quelle più esposte al cambiamento tecnologico e alle conseguenze di carattere antropologico legate ai mutamenti tecnologici". In una società frammentata, multiculturale e dominata dai rapidi cambiamenti tecnologici, Balduzzi ha auspicato che le professioni sanitarie non si curvino su se stesse, ma investano nell'andare al di là della competenza tecnica per trasformarsi a partire dalla loro struttura interna degli ordini professionali e dei codici deontologici.
In questo momento di contrazione delle risorse pubbliche, il ministro ha poi ammesso che alcune scelte si fanno ancora più difficili. Ad esempio: valutare costi-benefici di un farmaco innovativo, ma molto costoso, per i malati terminali oppure investire in trattamenti a favore degli anziani ormai a fine vita. Balduzzi ha precisato che non esiste un'unica risposta, ma bisogna trovare una procedura che tenga conto dei vari interessi in campo. In Italia tanti sono ancora i temi aperti, dalla frammentazione e numerosità dei comitati etici alla responsabilizzazione dei pazienti, dallo status giuridico dei codici deontologici alla questione dell'obiezione di coscienza.
Nel corso della giornata sono stati anche presentati e discussi i risultati di una ricerca qualitativa svolta presso l'Azienda sanitaria. Due ricercatrici del Dipartimento di Filosofia hanno realizzato quaranta interviste a medici e infermieri dell'Apss. L'obiettivo era quello di raccogliere dai clinici - in base alla loro esperienza quotidiana - le questioni morali più rilevanti che loro incontrano e vivono nella pratica clinica, insieme alle strategie messe in atto per affrontarle.
La giornata ha offerto un confronto con alcune rilevanti esperienze europee, rappresentate da studiosi di bioetica e diritto di fama internazionale membri del Comitato Internazionale di Bioetica dell'Unesco, dai caratteri specifici dell'etica mediterranea a quelli tipici dei Paesi di area tedesca e inglese per poi approdare a una prospettiva globale.

In allegato file audio dell'assessore Ugo Rossi -