Venerdì, 25 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1419

L'esperienza dell'assemblea diffusa del Liceo Rosmini di Trento alla conferenza del venerdì
ES.SER.CI, NON SOLO SCUOLA: PROVE PRATICHE DI IMPEGNO NEL SOCIALE

Accompagnati dalla loro dirigente, Matilde Carollo, alcuni studenti del Liceo Rosmini di Trento hanno illustrato stamani, in sede di conferenza stampa del venerdì, la recente esperienza dal titolo "ES.SER.CI, non solo scuola: Liceo Rosmini Assemblea diffusa", organizzata appunto dal liceo di Trento con la collaborazione della Provincia autonoma di Trento, dell'Associazione provinciale per i minori onlus e del Comune di Trento.
Nell'accogliere i rappresentanti dei 400 giovani che hanno partecipato all'esperienza di impegno personale e concreto nel sociale, il presidente Dellai ha avuto per loro parole di plauso: "Abbiamo volentieri accettato di ospitarvi in questo nostro appuntamento settimanale con i giornalisti, perché in tal modo avete la possibilità di dare ulteriore risalto all'esperienza positiva e coinvolgente che avete vissuto, esempio per altre analoghe iniziative. La costruzione di una diversa e più matura coscienza di cittadinanza attiva e consapevole si realizza anche e soprattutto nel coinvolgimento dei giovani, nel loro rapportarsi con le diverse componenti la società, nel loro mettersi in gioco, nella valorizzazione dei loro numerosi talenti".-

Sono stati quasi 400 gli studenti delle classi terze e quarte del Liceo Rosmini di Trento che per due giorni – il 9 e l'10 maggio scorso – hanno partecipato all'Assemblea diffusa promossa dalla loro scuola e da ES.SER.CI., Esperienze di Servizio Civile della Provincia autonoma di Trento, con l'obiettivo di avvicinare i giovani alla società civile dando occasioni concrete di conoscenza, avvicinamento, impegno e partecipazione.
"ES.SER.CI. non solo scuola. Liceo Rosmini assemblea diffusa" nasce dall'intuito di quattro ragazze ex alunne del Liceo Rosmini di Trento. Impegnate nel progetto di Servizio Civile U.R.L.O. (Universo Ragazzi Liberi Oggi) presso la stessa scuola, coordinate e aiutate dalla dirigenza scolastica, dal Consiglio e dai rappresentanti degli studenti dell'istituto, Federica Bassetti, Sara Ischia, Martina Stefani e Annalisa Zanella, questi i nomi delle quattro ideatrici, hanno coinvolto gli studenti del liceo (circa 400 ragazzi delle classi terze e quarte) in una diversa modalità di vivere la tradizionale assemblea di istituto. Hanno infatti proposto ai loro coetanei di usare le due giornate di "assemblea di idtituto" per ritrovarsi dentro un diverso spazio autogestito, per sensibilizzarli alla cittadinanza responsabile e per offrire loro concretamente la possibilità di entrare nella vita quotidiana delle associazioni, delle istituzioni e degli enti che lavorano a diverso titolo nel sociale, per "toccarne con mano" le modalità di intervento e di lavoro.
L'assemblea d'istituto, organizzata nelle giornate di mercoledì 9 e giovedì 10 maggio, ha così coinvolto organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, istituzioni che si occupano di educazione, di ambiente e di cultura, nonché enti di assistenza e cura. Una moltitudine di giovani che per due giorni si sono avvicinati e hanno toccato con mano le molteplici forme della solidarietà e del bene collettivo, grazie alla disponibilità ed accoglienza degli enti di Servizio Civile: l'ASPS civica di Trento, l'AUSER, l'Associazione Famiglie tossicodipendenti, l'Associazione Periscopio, l'Associazione Prodigio, l'Associazione Valle Aperta di Faver, la CARITAS Trento, il Centro Giovani del Comune di Lavis, la cooperativa Punto d'Approdo, l'Istituto Comprensivo Trento 5 - scuola Bresadola, il Comune di Trento con il Servizio Ambiente, il Servizio Politiche giovanili e le Biblioteche di Cognola e Trento, l'APPM onlus, l'ANFFAS, la cooperativa La Rete, l'Ancora Artigianelli, l'Università di Trento con il Dipartimento di Storia e Filosofia, il MART, il Museo degli usi e costumi della gente trentina, il Museo delle Scienze, l'Opera Universitaria, il Centro Salute mentale dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari con la Casa del Sole, l'Associazione ATAS , la COOPI, la cooperativa Mandacarù e le Scuole dell'infanzia della federazione scuole materne, associazione Coesi e servizio scuole infanzia del dipartimento della conoscenza.
Attivi per due giornate sul territorio, i giovani studenti hanno quindi dato corpo ad "assemblee diffuse" che volevano realizzarsi non tanto con le parole, ma soprattutto con le azioni. Azioni di conoscenza, di autoformazione e di sensibilizzazione, realizzate in una varietà di attività che ha toccato l'ambito della promozione culturale, dell'assistenza, della valorizzazione del patrimonio artistico, della tutela dell'ambientale.
L'adesione massiccia all'iniziativa, che ha sorpreso gli stessi organizzatori, ha evidenziato la disponibilità e l'interesse dei giovani a partecipare concretamente all'attività quotidiana di associazioni, istituzioni ed enti e a sperimentare l'impegno diretto. Ciascuno di loro infatti ha potuto scegliere l'ambito di intervento seguendo il proprio interesse, avvicinandosi così e "toccando con mano" la "mission" delle organizzazioni che si sono dette disposte a partecipare all'esperienza.
"Questo risultato – ha scritto la dirigente dott.ssa Carollo nella lettera indirizzata al presidente Dellai, – merita una riflessione sulla relazione da costruire tra i giovani e la società civile, riflessione da condividere e promuovere anche al di fuori del contesto scolastico o del Servizio civile che ha ospitato la sperimentazione. Ecco perché abbiamo voluto chiedere un piccolo spazio nell'ambito della conferenza istituzionale del venerdì, per rivolgerci direttamente agli organi di informazione che troppo spesso purtroppo si occupano dei giovani solo se coinvolti in circostanze negative. Questa volta no, vogliamo parlare di una bella esperienza, importante per la formazione dei giovani alla cittadinanza responsabile". (m.n.) -