Sabato, 10 Marzo 2012 - 02:00 Comunicato 620

L'assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza, ha partecipato ieri alle presentazione del film "I Lechemi", dedicato alla figura del recuperante solandro
"EMILIO SERRA, UNA VITA DEDICATA ALLA FRATELLANZA DEI POPOLI E ALLA GRANDE GUERRA"

"Emilio Serra osò quello che nessuno aveva mai osato prima: unire, grazie alla Festa della Fratellanza, i soldati di due eserciti in guerra e farli pregare sui loro compagni caduti. E' questo, prima ancora che l'incredibile opera di recuperante a rendere grande Emilio Serra". L'assessore provinciale alla cultura, Franco Panizza ha ricordato così la figura di Emilio Serra, recuperante di Vermiglio dal dopoguerra iniziò una poderosa opera di recupero di ordigni e cimeli. La sua figura è narrata nel documentario "I Lechemi", titolo che porta il soprannome della famiglia Serra a Vermiglio, presentato ieri alla sala di Rappresentanza del consiglio regionale in piazza Dante a Trento. "Da Vermiglio al Presena, dal martirio alla fratellanza: i lechemì", è una produzione video curata da Achille Serra, per la regia di Claudio Redolfi, realizzata con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Vermiglio e dell'Azienda di Promozione turistica Val di Sole.-

Nel periodo a cavallo fra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, i recuperanti raccolsero dalle montagne di Vermiglio e del Tonale una grande quantità di materiale bellico risalente alla Prima guerra mondiale. Il più noto di loro fu senz'altro Emilio Serra che, a partire dal 1967, organizzò il materiale raccolto nel Museo della Guerra Bianca e fu anche promotore di eventi come la "Festa della Fratellanza", nata nel 1977 allo scopo di unire associazioni ex-combattentistiche italiane e austriache per lanciare un messaggio di pace dai luoghi che furono teatro della Grande Guerra.
Oggi un film/documentario lo ricorda: "I Lechemi. Da Vermiglio alla Presanella, dal martirio alla fratellanza" è il titolo di un'opera che ieri a richiamato presso le sale del palazzo della Regione a Trento, centinaia di persone. Due pullman li hanno riempiti i paesani di Serra, la gente di Vermiglio che non ha voluto mancare a questa "prima". Tra loro c'era anche la moglie Pina e il figlio Achille, che hanno voluto portare avanti l'opera di Emilio, scomparso nel 1998. E proprio il figlio ha voluto raccogliere testimonianze fotografiche e filmati riguardanti la Guerra Bianca e il percorso di pace avviato dal padre, nel dvd realizzato per la regia di Claudio Redolfi e pubblicato con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, del Comune di Vermiglio e dell'Azienda di Promozione turistica Val di Sole.
Il filmato si sofferma, con immagini d'epoca, sul primo conflitto mondiale, sulla storia di Vermiglio e riporta alla memoria personaggi e associazioni che hanno animato le passate edizioni della Festa della Fratellanza, a partire dall'anno 1977 quando la manifestazione fu ideata dal sergente guastatore Emilio Serra.
Ieri sera, l'assessore provinciale alla cultura Franco Panizza ha ricordato l'opera del recuperante di Vermiglio: "Emilio Serra ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella cultura della Valle di Sole e del Trentino. E' riuscito a mettere insieme italiani ed austriaci nella Festa della Fratellanza e a far pregare i compagni mori dagli ex soldati dei due eserciti". E proprio la Festa va nel segno di quanto sta portando avanti l'assessorato alla cultura in vista anche del Centenario della Grande Guerra: "Il Trentino è terra, laboratorio di convivenza. Ce lo ha insegnato Emilio Serra e lo capiremo ancor più quando rivivremo quei tremendi anni di conflitto. Vermiglio ha saputo sopravvivere tre volte alla guerra: quando partirono i giovani per il fronte, lo sfollamento che portò la cittadinanza alle porte di Vienna e la guerra vera e propria di trincea, vissuta sui monti della Presena e del Tonale".
In sala erano presenti anche l'assessore alle politiche per la salute Ugo Rossi, il sindaco di Vermiglio Denis Bertolini e lo storico Lorenzo Baratter che ha aperto la serata.

Filmato a cura dell'ufficio stampa -