Sabato, 29 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2952

EDUCA - LAVORARE PER PASSIONE

Individuare il proprio talento e trasformarlo in lavoro è un sogno che oggi più che mai può diventare realtà, secondo Sebastiano Zanolli, amministratore delegato di Streetwear, di una grande azienda di abbigliamento

Nel 1954 quando Elvis cantò per la prima volta in pubblico, il talent scout che lo ascoltava gli disse "dovresti tornare a guidare il camion". Nella vita incontriamo molte più persone che ci dicono cosa non possiamo fare, rispetto a quelle che ci parlano delle possibilità che abbiamo. Ne è convinto Sebastiano Zanolli, formatore e manager, attualmente amministratore delegato di 55DSL, azienda streetwear del Gruppo Diesel, che questo pomeriggio nel corso della "Conversazione sui tempi che corrono", al Palazzo dell'istruzione di Rovereto, ha parlato ai giovani presenti di futuro, lavoro e successo.-

L'incontro, introdotto da Manuela Bartoli, socia della SIMP (Società Italiana di Medicicna Psicosomatica) di Rovereto, è stato pensato in modo particolare per i giovani, quella categoria di persone che sempre più viene considerata la parte sfortunata della nostra società. "Ma i ragazzi oggi - ha sottolineato Zanolli - non si sentono mica come quelli senza futuro né prospettiva di pensione, descritti nei discorsi degli adulti".
Sono persone con sogni e aspirazioni che possono dar vita a progetti concreti, professioni inedite e nuove imprese. Fondamentale, in questo senso, è scoprire il proprio talento, quella "capacità innata, quel qualcosa che si sa fare fin da piccoli, anche se in un'altra forma". In particolare, il talento è qualcosa che ci dà piacere. "Saresti disposto a farlo anche gratis - ha spiegato Zanolli - Questo non significa che non devi farti pagare, ma aumenta la capacità di resilienza". Un tempo l'idea di seguire il proprio talento, cercando di trasformarlo in un lavoro, era considerata folle. I genitori consigliavano di andare a scuola e prendere un diploma "serio", per trovare un lavoro che garantisse un futuro. "Nella società liquida, di cui parla Baumann, diventa meno pericoloso correre dei rischi per seguire il proprio talento, che non intestardirsi a cercare un lavoro sicuro".
Attenzione, però. Il talento non deve diventare il fine, bensì il mezzo per raggiungere l'obiettivo. Ecco quindi che bisogna capire a cosa possono servire le nostre capacità innate. "Il sistema vi premierà se, invece che cercare un lavoro, trovate un problema da risolvere e lo risolvete". In pratica, tutto ciò che funziona sul mercato oggi è legato alla semplificazione di un problema. Da manager esperto, Zanolli non dimentica però il ruolo fondamentale del marketing. "È fondamentale imparare le regole di ingaggio. Dobbiamo saper vendere quello che sappiamo fare, rendere accattivante le nostra idee". Per fortuna, soprattutto grazie a internet, oggi tutti hanno a disposizione le informazioni necessarie per imparare come fare.

Service video a cura dell'ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento -