Il soprintendente Marzatico ha quindi evidenziato l'importanza storico-culturale della Collezione Caproni e l'impegno portato avanti dalla Provincia per la sua ricomposizione a Trento. È, infatti, del 2012 l'acquisizione al patrimonio provinciale degli aerei, quadri e cimeli esposti al Museo e custoditi presso il suo deposito, nonché di una prima importante componente archivistica e libraria. Nel 2018 l'acquisizione al patrimonio provinciale dell’Archivio Caproni mediante Art Bonus, e questo grazie a Farmigea di Mario e Federigo Federighi. Infine, la donazione odierna frutto del volere dei tre figli della Contessa Maria Fede Caproni. Donazione che si è perfezionata ieri a Roma, presso la sede del Servizio relazioni istituzionali, dove Guido Baldessarelli, Ufficiale Rogante per conto della Provincia autonoma di Trento, ha raccolto le firme degli eredi, i figli Paolo Massimo, Gianni Vittorio e Andrea Armani, autori della più grande donazione fatta da un privato alla Provincia.
Armando Tomasi ha quindi illustrato le componenti archivistiche del patrimonio Caproni acquisite dal 2012 ad oggi, mentre Luca Gabrielli ha ricordato la figura della Contessa quale collezionista e cultrice della storia e dell'arte. Infine, Neva Capra ha presentato i progetti in corso e in programma, alcuni dei quali coinvolgono, o coinvolgeranno, l'Università e le scuole per una piena valorizzazione di questo importante e vasto patrimonio. Tra i progetti citati, due tesi di laurea, che verranno discusse nel corso dell'estate su argomenti legati alla valorizzazione della figura di Gianni Caproni e del patrimonio storico-aeronautico, e un volume dedicato al Transaereo noviplano Ca.60 - primo aereo, a livello mondiale, per il trasporto passeggeri di massa - che nel centenario dal primo volo racconterà, attraverso materiale archivistico e fotografico inedito proveniente dagli Archivi Caproni - la storia di questo grande Sogno.
La conferenza stampa di presentazione si è trasformata in un vero e proprio evento on line, seguito da cittadini di tutt'Italia, che si può rivedere sul profilo Facebook della Provincia a questo link: https://bit.ly/33N9shL
Maria Fede Caproni di Taliedo (9 maggio 1933 – 5 novembre 2017)
La Contessa Maria Fede Caproni di Taliedo era la secondogenita di Gianni Caproni, ingegnere trentino pioniere dell’aviazione.
Fu grazie a lei, e al fratello Giovanni, che alla fine degli anni Ottanta la Collezione Caproni arrivò in Trentino, prima in comodato e quindi, nel 2012 venne definitivamente ceduta alla Provincia autonoma di Trento.
Maria Fede Caproni fu promotrice dell’iniziativa di un museo dell’aeronautica a Trento, presso l’aeroporto di Mattarello, dedicato alla memoria del padre Gianni Caproni.
Tantissime le iniziative che, dall’apertura del Museo nell’ottobre 1992, sono state promosse, sostenute o patrocinate dalla Contessa, a Trento ma anche in altre sedi in Italia e nel mondo, fino alla sua scomparsa avvenuta nel novembre del 2017.
Gianni Caproni (Massone di Arco 3 luglio 1886 – Roma 27 ottobre 1957)
Nel 1910, ad Arco, realizzò il suo primo velivolo a motore, il Caproni Ca.1.
Nell'aprile dello stesso anno si trasferì a Cascina Malpensa, dove insediò la sua attività di costruzione di aeroplani e dove, il 27 maggio, portò in volo il Ca.1 costruito ad Arco.
Durante la Grande Guerra i plurimotori Caproni furono utilizzati da Italia, Francia, Regno Unito. Vennero inoltre utilizzati per l’addestramento dei piloti statunitensi.
Nel 1927, insieme alla moglie Timina Guasti, fondò il Museo Aeronautico Caproni di Taliedo.
Fu il primo museo aeronautico in Italia. In esso vi era la più antica Collezione aeronautica al mondo, costituita fin dagli anni '10 del Novecento.
Riprese e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
Filmati storici di proprietà della Soprintendenza per i beni culturali
Gianni Caproni:
Transaereo Noviplano Caproni Ca.60:
Contessa Maria Fede Caproni di Taliedo, anni '70, volo con velivolo MB 326:
Velivolo Savannah S, studenti V, Istituto “Martino Martini” di Mezzolombardo:
In allegato la lettera dei donatori Paolo Massimo Armani, Gianni Vittorio Armani e Andrea Armani