La valutazione diagnostica dei possibili disturbi di apprendimento prevede il coinvolgimento di diverse figure professionali (neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista) e indaga – attraverso il colloquio clinico con i genitori, la somministrazione di test standardizzati e la valutazione clinica dell’equipe multidisciplinare – il profilo neuropsicologico e il contesto familiare/educativo del bambino, in modo da definire il quadro clinico del bambino, le criticità funzionali, le risorse, la eventuale necessità di trattamento e pianificare un intervento riabilitativo personalizzato e funzionale allo sviluppo. La riabilitazione logopedica si occupa del recupero funzionale del linguaggio, dell’apprendimento e delle funzioni correlate e viene fatta dal logopedista, con eventuali successive rivalutazioni per la prosecuzione o conclusione del percorso.
Con la riorganizzazione del percorso valutativo, sono stati definiti quattro poli valutativi per i diversi ambiti territoriali di riferimento: Levico (Poliambulatorio), Mezzolombardo (Centro sanitario), Rovereto (Via Pasqui 10) e Trento (Apsp Beato de Tschiderer). Questi centri si occupano dei bambini e dei ragazzi dal secondo anno della scuola primaria fino alla scuola secondaria (18 anni) e in alcuni casi anche dei rinnovi delle certificazioni dei maggiorenni (patente, iscrizione all’università, partecipazione ad un concorso pubblico). Per accedere ai centri di valutazione è sempre necessaria l’impegnativa del proprio medico/pediatra. Nel caso di possibili disturbi del linguaggio nei bambini con meno di 3 anni il riferimento rimangono sempre le 10 sedi della neuropsichiatria infantile (Cles, Mezzolombardo, Trento per il distretto nord, Cavalese, Primiero, Borgo Valsugana e Pergine Valsugana per il distretto est e Rovereto, Riva del Garda e Tione per il distretto sud). Per la fascia della scuola dell’infanzia-primo anno di primaria, alle Unità operative di neuropsichiatria si aggiunge come ente valutatore l’Azienda per i servizi alla persona Beato de Tschiderer (sede di Trento), ente che vanta pluriennale e documentata esperienza nel trattamento dei disturbi specifici di apprendimento. L’Apsp de Tschiderer affiancherà le neuropsichiatrie anche sul fronte della riabilitazione logopedica. Grazie alla collaborazione tra Apss e l’Apsp de Tschiderer è stato costruito un sistema integrato che consente di erogare riabilitazioni logopediche di prossimità in più di 18 punti di erogazione.
«La riorganizzazione del percorso valutativo per i Dsa – ha spiegato la direttrice per l’integrazione socio sanitaria Elena Bravi – era in progetto già da qualche anno, partendo dalla necessità di ridurre le lunghe attese delle famiglie: ora aspetteranno al massimo un paio di mesi per la certificazione, rispetto ai nove mesi di un paio di anni fa. Con i quattro nuovi poli valutativi si semplifica e si specializza il percorso di valutazione; inoltre si alleggerisce l’attività degli ambulatori di neuropsichiatria, che potranno prioritariamente dedicarsi all’attività clinica e alle urgenze che questa spesso impone. Questa nuova riorganizzazione ci permette anche – ha sottolineato Bravi – di “demedicalizzare” i disturbi specifici dell’apprendimento e di poter fare una diagnosi differenziale, per poter orientare i bambini a percorsi scuola coerenti con le loro abilità/difficoltà o percorsi ambulatoriali specifici qualora venisse riscontrato un disturbo di altro tipo».
A fornire i dati, a ripercorrere il cammino verso la nuova riorganizzazione del percorso di valutazione e a illustrare nel dettaglio i riferimenti per le diverse fasce d’età, è stato il direttore del servizio di governance delle professioni sanitarie Simone Cecchetto, che ha spiegato come il nuovo processo sia attivo sui quattro poli valutativi ormai da un anno (la sede di Mezzolombardo sarà attiva a gennaio 2025 ma il servizio per l’ambito ovest è comunque garantito al Css di Trento): «ogni anno vengono effettuate circa 1200 valutazioni per sospetto di disturbi dell’apprendimento, con un’attesa media di circa 60-90 giorni che si è molto ridotta rispetto ai dati del 2022. Circa l’80% delle valutazioni esita in una certificazione di Dsa. Nel 20% di questi non è necessario intraprendere un percorso di riabilitazione logopedica, ma solo segnalare formalmente alla scuola la necessità di garantire dispositivi di supporto o percorsi di apprendimento appropriati. La presa in carico per il percorso di riabilitazione, quando necessario, viene garantita con un tempo di attesa medio di 30 giorni. Un’ulteriore innovazione è stata la possibilità per le famiglie di effettuare il trattamento logopedico anche a distanza, in teleriabilitazione».
«Questo nuovo assetto organizzativo – ha spiegato la psicologa Floriana La Femina – pone radici in una lunga collaborazione con le scuole nata grazie al Tavolo Dsa, organizzato dal Dipartimento istruzione e cultura della Pat, su temi cruciali come la rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento e la creazione di strumenti chiave per la comunicazione scuola e sanità, come il modulo di invio ai servizi che raccoglie i principali indicatori delle difficoltà degli studenti e consente alla scuola di richiedere l’accertamento ai servizi sanitari. Il modulo di invio è tutt'ora uno strumento che è parte del processo clinico, in cui la scuola indica tutte le caratteristiche sui processi legati all’apprendimento e alla regolazione emotiva e relazionale che consente ai clinici di poter individuare il percorso di valutazione più appropriato al funzionamento del minore. Il momento della valutazione specialistica per la rilevazione di un Disturbo specifico dell’apprendimento è importante anche per poter rilevare altri eventuali bisogni del bambino/ragazzo, dal momento che i disturbi dell’apprendimento sono spesso associati ad altri disturbi del neurosviluppo o a problematiche relazionali e spesso lo scarso rendimento scolastico può essere una spia che maschera altri tipi di disagio».
A raccontare il coinvolgimento dell’Apsp De Tschiderer è stato il suo direttore Alessandro Menapace: «Il nostro servizio di logopedia copre tutto il territorio provinciale e nel corso del 2023 ha gestito 586 richieste di valutazione, seguendo 495 utenti con 720 trattamenti riabilitativo logopedici. Rivedere l’impianto organizzativo insieme ai referenti Pat e Apss è stato un lavoro lungo e certosino, ma ci permetterà di accogliere maggiori richieste da parte delle famiglie trentine, riducendo significativamente i tempi di attesa».
«Uno dei principali obiettivi della nuova organizzazione – ha evidenziato il dg Apss Antonio Ferro – è ridurre significativamente le liste d'attesa che purtroppo in passato hanno rappresentato un ostacolo per molte famiglie. E sappiamo quanto sia cruciale una diagnosi tempestiva per consentire agli studenti di ricevere il supporto di cui hanno bisogno nel momento più opportuno del loro percorso scolastico e di vita».
«Il supporto ai bambini e ragazzi con disturbi del linguaggio o dell’apprendimento è fondamentale per garantire un percorso educativo inclusivo, efficace e positivo. Favorire la creazione di ambienti di apprendimento sempre più inclusivi, implementare strategie didattiche personalizzate, migliorare la sinergia fra l’intervento clinico e quello scolastico, rafforzare la collaborazione tra istituzioni sanitarie e scolastiche, sono fra gli obiettivi che ci poniamo, proprio per raggiungere il successo educativo e il benessere complessivo dei nostri alunni e studenti e promuovere un approccio globale al loro sviluppo», sono state le parole della vicepresidente e assessore all’istruzione Francesca Gerosa.
«Questa nuova riorganizzazione rappresenta un significativo passo avanti nella riduzione delle liste d’attesa e nel garantire un supporto mirato e di alta qualità per bambini e ragazzi con disturbi dell’apprendimento. È stato infatti ridefinito l’approccio medico per garantire percorsi di cura più strutturati, personalizzati e aderenti alle specifiche necessità dei minori affetti da questi disturbi, oltre che per rendere il sistema più vicino e accessibile a tutte le famiglie coinvolte. Grazie alla collaborazione tra l’Azienda sanitaria, l'Apsp Beato de Tschiderer e le istituzioni scolastiche, bambini e ragazzi potranno beneficiare di un approccio integrato e all’avanguardia che risponde pienamente alle loro esigenze, dalla diagnosi al trattamento, fino all'inclusione scolastica», così l’assessore provinciale alla salute e politiche sociali Mario Tonina.
Per maggiori informazioni: https://www.apss.tn.it/Servizi-e-Prestazioni/Disturbi-di-linguaggio-o-di-apprendimento-valutazioni-e-trattamenti
Immagini e video a cura dell'Ufficio comunicazione Apss:
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