Queste le azioni individuate nel Piano:
Interventi mirati di sanità pubblica con finalità strategica:
- Nell’ottica di ottimizzare le attività del Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo, struttura di secondo livello attiva dal 2013, sarà particolarmente importante un adeguamento del personale rispetto alla multidisciplinarietà; in particolare, per la realizzazione delle attività dedicate al supporto delle famiglie nella fase successiva alla diagnosi e per il completamento diagnostico (diagnosi differenziale con altre patologie psichiche in età adolescenziale ed adulta) è necessaria la figura professionale dello psicologo con specifiche competenze per l’autismo.
Prevenzione ed interventi precoci:
- Verranno realizzate attività formative sui disturbi dello spettro autistico in età evolutiva, di transizione e adulta destinate ad operatori sanitari e del sociale.
- Saranno formalizzati degli specifici percorsi di aggiornamento continuo clinico e metodologico per i Pediatri di libera scelta sul tema dei Disturbi dello Spettro Autistico.
- Si ipotizza la realizzazione di percorsi “ponte” per le tre fasce di utenza (età evolutiva/di transizione/adulta e le corrispettive esigenze socio-sanitarie (età evolutiva, transizione ed età adulta): in tali percorsi potrà essere definita la figura del clinical case manager per la fase diagnostica e di raccordo tra il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo e la rete territoriale.
Potenziamento della rete dei servizi per la diagnosi, la cura e la presa in carico globale della persona nello spettro autistico:
- Andranno definiti specifici percorsi di supporto all’autonomia personale (interventi psico-educativi e/o social-skills training) per i soggetti con disturbi dello spettro autistico e/o per il supporto della genitorialità, standardizzati ed erogati da personale con specifica formazione, integrati nel modello di presa in carico offerto dal servizio territoriale per le diverse età di vita.
- Andrà terminata la mappatura delle risorse sanitarie e sociosanitarie dedicate nello specifico ai soggetti con ASD in età adulta, ad oggi solo parziale e dovranno essere individuate modalità di diffusione delle informazioni raccolte.
Formazione:
- Il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo parteciperà ad un eventuale tavolo permanente di collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica per l’aggiornamento e l’adeguamento, nei programmi universitari e post universitari, dei contenuti formativi relativi ai disturbi dello spettro autistico in linea con l’evoluzione delle evidenze scientifiche.
- Il Centro di Riferimento Provinciale per l’Autismo collaborerà alla messa in atto di attività formative e di supporto alle scuole al fine di garantire un efficace intervento psico educativo in tale contesto, e ad attività informative e di sensibilizzazione indirizzate alla popolazione generale per la promozione dell’inclusione delle persone con ASD.