Venerdì, 13 Ottobre 2017 - 15:23 Comunicato 2713

Stamattina a Casa de Gentili a Sanzeno il Meeting
Distretti famiglia, attori generanti lo sviluppo socio-economico di un territorio

"Distretti famiglia e infrastrutture sociali: capitale familiare, sociale ed economico" è stato il tema discusso oggi nella 3° edizione del Meeting, che ha visto l’alternarsi di testimonianze locali e da fuori regione. Questa edizione ha affrontato il ruolo che i Distretti hanno in Trentino per generare reti familiari e di solidarietà, sociali ed economiche e come queste reti siano di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio anche fuori dal contesto trentino. Lanciata la 4° edizione del meeting che si terrà nel 2018 nella Comunità della Vallagarina.

In soli sei anni i Distretti famiglia si sono diffusi nella Provincia di Trento fino a coprire quasi tutto il territorio: ad oggi sono 19 e vi hanno aderito complessivamente 730 organizzazioni composte da associazioni familiari, soggetti del Terzo Settore, enti pubblici e privati, imprese, ecc. Una dimensione territoriale vissuta e alimentata, quella dei Distretti famiglia, che dal 2010 ad oggi ha visto un trend in costante crescita, segno della sensibilità e dell'accresciuta attenzione che rivolgono le Comunità di valle, i Comuni, il no profit e i privati alle politiche di benessere familiare.
Quali i risultati in Val di Non, Distretto ospitante il Meeting? Realizzazione di sentieri tarati a misura di famiglia, “l’Albero delle relazioni”, un percorso formativo per genitori, “1, 2, 3 storie!” Festival della narrazione per l’infanzia, Pompieropoli e tanto altro. Su un piano del riconoscimento delle certificazioni “Family audit” e “Family in Trentino”, acquisite da numerose organizzazioni pubbliche e private locali, è stato introdotto un sistema premiante nelle gare pubbliche e nei bandi di concessione di contributi.
Si sono alternate concrete testimonianze di alcuni partner del Distretto: il ristorante “Il Giardino” ha dedicato una sala giochi all’interno del locale, fasciatoi nei bagni, menu bimbo e all’esterno giochi gonfiabili per intrattenere i piccoli; Ginnastica Val di Non ha introdotto corsi per bambini dai 3 anni accompagnati da un genitore, scontistiche per il secondo figlio del 30%, e 50% per il terzo figlio, agevolazioni specifiche a famiglie in difficoltà; Parco Fluviale Novella onlus propone percorsi per famiglie lungo il torrente e il canyon Novella. Per Melinda era presente Michele Odorizzi intervenuto sul tema “Perchè il Family audit?”: “Siamo uno dei marchi più noti a livello nazionale e recentemente abbiamo acquisito il marchio Family audit. In totale siamo 4.000 famiglie, visto che i dipendenti sono circa 1.300, che operano sul territorio ed era doverosa un’attenzione specifica al personale e al suo benessere conciliativo famiglia-lavoro. “Dedica mela” è una delle iniziative avviate: abbiamo raccolto 90.000 euro destinate ad alcune famiglie fortemente colpite dal sisma.”
E’ intervenuto al meeting l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi che ha portato i saluti del presidente Ugo Rossi assente per impegni istituzionali: “Ambiente, infrastrutture e territorio sono i temi che seguo quotidianamente e che rappresentano un osservatorio dove seguire i grandi cambiamenti territoriali e di mobilità sociale provinciali. Le politiche familiari fanno riflettere sugli elementi fondanti la comunità, che portano sviluppo e crescita, tenendo parallelamente presente che vi sono anche criticità da gestire, quali occupazione, denatalità, anziani, ricerca di una casa, ecc. Non bastano strumenti ordinari, è necessario un patto di rete che aiuti le famiglie ad affrontare anche queste criticità in modo più strutturato e coeso. Spesso si guarda alle Autonomie con diffidenza, ma in realtà hanno consapevolezza di come usare le risorse nel modo più efficiente, premiando il merito, cercando di trattenere i talenti, promuovendo le start up, garantendo efficienti servizi pubblici. Molti risultati si ottengono attraverso il volontariato che ha un valore economico di rilievo per la crescita del nostro territorio. I cambiamenti - sono state le conclusioni di Gilmozzi - non si possono gestire se non in termini culturali, senza cultura non è possibile riuscire a stare al passo con gli altri, ma si può solo subire il cambiamento. La cultura è l’elemento cruciale".
Luciano Malfer, dirigente dell'Agenzia per la famiglia, ha dichiarato: “L’Agenzia non ha messo un euro nel sostenere il movimento dei Distretti famiglia, sono nati dal basso, dal territorio, su base volontaria. Sono un cicuito economico, educativo e culturale all’interno del quale i soggetti aderenti ri-orientano le loro azioni a favore della famiglia. Sono infrastrutture sociali che generano coesione sociale e sviluppo economico finalizzate alla crescita della natalità e del benessere familiare".
Il Meeting è stato arricchito anche da esperienze “fuori porta” di alcune istituzioni pubbliche. Presente Mario De Carolis, Sindaco del Comune di Cascia, che ha discusso Dopo il sisma. Ricostruire legami sociali nelle zone terremotate: “Noi siamo reduci di un sisma che ha portato danni incalcolabili sia fisici che morali. Cascia conta 3.300 abitanti di cui 800, ad oggi, ancora fuori casa. La prima emergenza si è basata su una rete di volontariato proveniente da tutta Italia, che ha dato un grande aiuto a sostegno delle comunità colpite dal terremoto. Ora parlare di famiglia per noi, significa alimentare speranza per il futuro e combattere lo spopolamento. Il sistema “trentino” credo ci possa aiutare per cercare di frenare la denatalità e la desertificazione del nostro territorio".
Giuseppe di Donato della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia, è intervenuto affermando: “In ogni occasione in cui partecipo agli eventi dell’Agenzia per la famiglia registro un’attesa da parte nostra. In realtà è esattamente il contrario perchè vengo qui per ricevere idee, registrare buone pratiche e valutare i progressi, a partire dal Family audit. Sono partiti due su tre dei provvedimenti a favore della famiglia nazionali: il Bonus bebè e il contributo per gli asili nido e manca ancora l’attivazione del fondo per la natalità. Il tema per il futuro sarà l’esportabilità e la replicabilità fuori regione dei progetti family della vostra Provincia. Stiamo facendo promozione delle politiche familiari a livello nazionale, ma finora ha aderito solo la regione Puglia: c’è ancora tanto lavoro da fare. Chiederemo come Dipartimento l’appoggio dell’Agenzia per avviare nuovi percorsi sul territorio nazionale".



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