Venerdì, 25 Marzo 2016 - 12:30 Comunicato 520

Assegnate oggi dalla Giunta, su proposta dell'assessore Luca Zeni, all'Azienda provinciale per i Servizi sanitari
Disabilità, età evolutiva, salute mentale e dipendenze: le direttive 2016

Oggi la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha assegnato all'Azienda sanitaria le direttive 2016 per i servizi socio-sanitari nell'ambito della disabilità, età evolutiva, salute mentale e dipendenze.
Fra le novità, nell'area materno infantile ed età evolutiva è prevista l'estensione su tutto il territorio provinciale del progetto “Scommettiamo sui giovani”, nell'area della salute mentale viene riconosciuta una tariffa più consistente per la comunità riabilitativa terapeutica per i disturbi del comportamento alimentare, mentre nell'area delle dipendenze ci si concentrerà maggiormente nel contrasto al gioco d'azzardo.
"Multidisciplinarità e multidimensionalità sono presupposti fondamentali per rispondere a fragilità, grave esclusione sociale e non autosufficienza - commenta l'assessore Luca Zeni -, il tutto in una dimensione integrata dei servizi sociali e sanitari. Questa dimensione è ormai imprescindibile: dobbiamo superare la settorializzazione degli interventi e lavorare per prendere in carico in modo unitario i pazienti, soprattutto quelli più fragili, e costruire per loro un progetto di vita complessivo e individualizzato".

La maggiori innovazioni introdotte dalla direttive sono le seguenti:

Area della disabilità
Viene dato mandato all'Azienda sanitaria di attivare progetti di vita indipendente a favore di disabili gravi, orientati all’abitare in autonomia, sono inoltre previste novità in merito ai centri residenziali per disabili quali la modifica di alcune tariffe al fine di tener conto dell'aumento dell'IVA per le cooperative sociali prevista dalla Legge di stabilità per il 2016, nonché la necessità di riallinearle. Rimane invece invariata la quota mensile di reddito garantita agli ospiti dei centri residenziali per disabili, pari a 179 euro. Si è stabilito anche che a decorrere dal 1° gennaio 2017 ogni centro residenziale abbia un proprio medico interno e che al 65° anno di età l’unità di valutazione multidimensionale (UVM) valuti l’appropriatezza della permanenza della persona nel centro residenziale. Infine sono stati introdotti nuovi indicatori per valutare, a consuntivo, l’attività svolta dai centri socio-riabilitativi;

Area materno infantile ed età evolutiva
Proprio oggi la Giunta provinciale ha approvato anche il Piano della fragilità dell'età evolutiva, che integra gli obiettivi assegnati all'Azienda sanitaria con queste direttive. Nel dettaglio è prevista l'estensione su tutto il territorio provinciale del progetto “Scommettiamo sui giovani”, attività di sostegno genitoriale e interventi domiciliari sanitari e psico-educativi, in grado di supportare la madre e il suo bambino. Viene inoltre dato mandato all'Azienda sanitaria di valutare la possibilità di potenziare, nel corso del 2016, la comunità socio-sanitaria per minori al fine di rispondere in modo maggiormente adeguato ai bisogni crescenti in questo settore. È stata infine riconosciuta la valenza socio-sanitario del consultorio privato gestito dall’UCIPEM.

Area della salute mentale
Viene dato mandato all’Azienda sanitaria di coinvolgere sempre più gli utenti e i familiari, gli operatori e i cittadini nelle attività promosse dal Servizio di salute mentale portando, quale esempio più significativo in questo ambito, gli UFE (Utenti Familiari Esperti) che sono utenti e familiari che sfruttano la propria esperienza di malattia per fornire, a fianco degli operatori, attività di supporto e di sostegno agli utenti del Servizio e ai loro familiari. È inoltre previsto un incremento dei finanziamenti delle comunità accoglienti/strutture socio-riabilitative per adulti, per assicurare la sostenibilità economica dei servizi per il 2016. Viene dato mandato al gruppo di lavoro, costituitosi nel 2015 tra Provincia, Azienda sanitaria e gestori delle comunità accoglienti, di proseguire nel lavoro di confronto finalizzato a orientare l’attività a un efficiente utilizzo del servizio e ad una effettiva integrazione della rete assistenziale, che si presume sarà concluso nel primo semestre del 2016 e che dovrà portare all'elaborazione di linee guida. Si prevede di individuare, nel corso del 2016, modalità di compartecipazione alla spesa degli utenti che tengano conto dell'effettiva capacità economica patrimoniale degli stessi.
Viene valutata l’opportunità di proseguire con il progetto sperimentale di accoglienza di persone adulte con disagio psichico di media/lieve gravità, attivato a Trento e che vede la collaborazione tra il Comune, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari/Centro Salute Mentale, la Provincia autonoma di Trento/Cinformi, l’Associazione Trentina Accoglienza Stranieri (ATAS) e la Fondazione Comunità Solidale, esportandolo, se possibile, anche in altri territori. Infine, con riferimento alla comunità riabilitativa terapeutica per i disturbi del comportamento alimentare operante sul territorio provinciale si è ribadita la necessità di riorganizzarla potenziandone l’organico e conseguentemente è stata riconosciuta una tariffa giornaliera più consistente, pari a 110 euro, che tenga conto della maggiore spesa sostenuta dall’ente gestore del servizio.

Area delle dipendenze
È stato messo l’accento sulla necessità di potenziare le misure di contrasto al gioco d’azzardo, anche in attuazione di quanto previsto dalla legge in materia approvata nel 2015; a questa finalità sono destinati ulteriori 100.000 euro.
(at)

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