Giovedì, 19 Novembre 2020 - 16:44 Comunicato 2723

Didattica digitale integrata e regolamentazione contrattuale del personale docente: l’assessore Bisesti invita a continuare il confronto

Dallo scoppio dell’epidemia di Sars-CoV-2, l’Amministrazione provinciale sta lavorando costantemente per fare fronte alla mutevole situazione sanitaria provocata dal virus che sta interessando anche la nostra provincia. Già a partire dallo scorso anno scolastico, il Dipartimento istruzione e cultura, sulla base di un costante confronto con Azienda sanitaria, dirigenti scolastici e organizzazioni sindacali, sta operando con il massimo sforzo al fine di garantire la prosecuzione delle attività scolastiche in sicurezza per studenti e personale scolastico, mettendo a disposizione tutte le risorse finanziare straordinarie disponibili, con risultati sino ad ora apprezzati da studenti, docenti e famiglie. Nel mese di agosto il Dipartimento ha approvato le linee di indirizzo per la didattica digitale integrata prevedendo gli scenari possibili per l’anno scolastico che stava per iniziare. Sul tema della regolamentazione contrattuale della Didattica Digitale, in trattativa in questi giorni, interviene l’assessore all’istruzione Mirko Bisesti auspicando un positivo e rapido accordo tra le parti.

“L'Assessorato, per tramite del Dipartimento Istruzione – ha chiarito l’assessore - è da mesi impegnato sulla regolamentazione della Didattica Digitale Integrata, con l'unico fine di tutelare il servizio scolastico e la continuità didattica, affinché non si interrompa il percorso di apprendimento degli alunni e degli studenti. 

Le svariate proposte sinora presentate dall’Amministrazione provinciale sono finalizzate a valorizzare la libertà di insegnamento, l'autonomia delle istituzioni scolastiche ed il ruolo degli organi collegiali, senza per questo comprimere i diritti e le tutele contrattuali del personale scolastico. 

All’interno di questo quadro generale, l’Amministrazione provinciale si è resa disponibile a modificare più volte la proposta contrattuale, ogni volta recependo specifiche richieste di parte sindacale, anche se l’ultima proposta, inviata ai sindacati due giorni fa, è ancora in attesa di risposta nel merito. 

I punti di divergenza rimasti non sembrano insuperabili. 

In primo luogo, abbiamo convenuto con i sindacati che anche l’attività didattica asincrona – cioè l’attività svolta senza il collegamento in tempo reale tra l’insegnante e gli studenti, come ad esempio la predisposizione di video lezioni o di altro materiale – sia considerata nelle ore settimanali previste dall’orario di lavoro, precisando solamente che detta attività debba essere documentabile, cioè all’occorrenza dimostrabile. 

Questo principio non può essere disatteso, sia poiché è una caratteristica non modificabile del rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti, sia perché il contratto integrativo che stiamo discutendo, essendo appunto integrativo rispetto al contratto collettivo provinciale di lavoro, non può porsi in contrasto con un contratto che  distingue in maniera molto chiara l’attività di insegnamento dall’attività di preparazione delle lezioni. In maniera altrettanto chiara, inoltre, il contratto collettivo individua gli obblighi dei docenti in materia di orario di servizio.

Abbiamo invece riconosciuto che in questa fase i momenti di pausa nel corso delle lezioni in didattica a distanza non devono essere oggetto di recupero per i docenti. 

Altra questione rispetto alla quale non stiamo trovando un’intesa è quella del luogo dal quale svolgere le attività didattiche a distanza. 

A nostro avviso, in merito a questo argomento, non si può che specificare che spetta al dirigente scolastico, che è anche per legge datore di lavoro, organizzare l’attività dei docenti, nella sede scolastica e dai domicili degli insegnanti, in funzione delle esigenze del buon andamento della scuola, delle indicazioni delle autorità sanitarie volte a contenere gli spostamenti e della disponibilità di strumentazione idonea da parte dei docenti.

Si tratta dunque di una proposta flessibile, da declinare scuola per scuola secondo le valutazioni specifiche dei dirigenti scolastici, non potendo tuttavia essere considerato un diritto del docente lavorare dal proprio domicilio. 

Infine, il tema delle risorse. In un contesto, noto a tutti, di difficoltà della finanza provinciale, l’Assessorato si sta impegnando a reperire ulteriori risorse economiche per remunerare le attività aggiuntive legate all’emergenza COVID. Segnalo solo, a tal proposito, che si tratta di un passaggio non scontato, dato che lo Stato ha regolato la materia senza oneri aggiuntivi, e dunque non stanziando nessuna risorsa ulteriore. 

Alla luce di quanto espresso confido, in definitiva, che si possa addivenire ad una positiva e rapida conclusione della trattativa, e chiedo pertanto nuovamente alle rappresentanze sindacali la stessa comprensione delle ragioni dell’Amministrazione provinciale che quest’ultima ha, nei fatti, dimostrato nei loro confronti”.

(us)


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