Venerdì, 22 Dicembre 2023 - 17:58 Comunicato 3544

Dialisi turistica, arrivate a 1.370 le sedute effettuate in Trentino

Un paziente dializzato non può mai sospendere i trattamenti, neanche qualche giorno per andare in vacanza, perché necessita di tre sedute in settimana, tutte le settimane dell’anno, per questo da oltre 15 anni esiste in Trentino la dialisi turistica. Si tratta della possibilità di fare il trattamento in uno dei sei centri dialisi dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, un’offerta di sanità pubblica importante per i pazienti dializzati cronici provenienti da altre regioni o nazioni. Ad oggi le sedute effettuate grazie ad Apss hanno raggiunto quota 1.370. Lo hanno comunicato l'assessore alla salute Mario Tonina e il direttore generale di Apss Antonio Ferro oggi pomeriggio, a margine della conferenza stampa sull'open day vaccinale, ringraziando tutto il personale coinvolto nel progetto, in particolare il responsabile della Struttura semplice coordinamento centri dialisi di Rovereto, Arco, Tione, Borgo, Cles, Tione e Trento Giuliano Brunori, direttore dell'Unità operativa nefrologia ed emodialisi - multizonale di Apss.
"Sul tema dialisi in vacanza la Provincia autonoma di Trento può fare la differenza e a pochi giorni dalla fine dell'anno i dati sono ampiamente superati rispetto al 2022: 1.370 persone hanno potuto beneficiare di questo servizio. I direttori degli ospedali che ho visitato nelle scorse settimane hanno confermato questa eccellenza del nostro sistema sanitario, che dimostra senso di responsabilità e umanità nei confronti di chi ha questa necessità", ha detto Tonina
"Siamo riusciti a garantire questi numeri, superiori a quelli delle altre Regioni d'Italia, supportando un carico di lavoro importante, riconosciuto anche dall'Associazione Nazionale Emodializzati, che in una recente lettera ha scritto al Ministro Sanità in merito alla scarsità di disponibilità di centri dialisi vocati alla dialisi turistica per poter garantire la mobilità sul territorio nazionale per i dializzati. L'associazione nella stessa lettera ha ringraziato il Trentino perché non solo ha mantenuto gli stessi livelli, ma li ha aumentati. Stiamo anche predisponendo un piano che tenga conto dell'aumento del numero di turisti sul nostro territorio, per far fronte alle stagioni di massimo afflusso in modo organizzato. Pensiamo agli infortuni nelle piste da sci, ma anche i servizi di dialisi per i vacanzieri meno fortunati", ha concluso Ferro.
A destra del tavolo Antonio Ferro e Mario Tonina durante la conferenza stampa sui dati dialisi [ Archivio Ufficio Stampa PAT]

Nella lettera l'unica realtà che garantiva un aumento dei trattamenti per turisti, nonostante la difficoltà legate al tema del personale infermieristico, era la PAT. I numeri raggiunti quest'anno in Trentino, col ricorso a personale di cooperativa solamente a Cavalese, si posizionano sui valori del periodo pre Covid. Il personale dei centri dialisi, infatti, si è reso disponibile a posticipare il periodo di ferie a settembre, o ad anticiparlo a giugno, proprio per poter garantire le sedute dialitiche nel periodo di maggior richiesta. Fra le Regioni che maggiormente hanno ridotto le disponibilità vi è la Puglia (Rodi garganico, Vieste, Manfredonia garantivano oltre 2.000 sedute turistiche mentre quest'anno sono ferme a meno di 800, Gallipoli nessuna seduta di dialisi turistica), la Liguria (Genova ha chiuso programma dialisi turistica, ponente ligure ridotto di oltre il 60%, levante ligure solo circa 300 sedute), riduzione fino al 90% nelle Marche e nell' Abruzzo, sospeso il programma zona costa tirrenica di Livorno, mantenuto all Isola d' Elba con personale di cooperativa, importante riduzione a Lignano (cooperativa), 300 sedute in val d Aosta.

Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa

Download immagini e intervista qui: https://bit.ly/3v2QUuv

(sil.me)


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