Il nuovo presidio depurativo al servizio dell’abitato di Rumo sostituirà l'attuale sistema, costituito da vasche Imhoff, che risulta ormai inadeguato per dare risposta alle sempre più pressanti esigenze di tutela dell’ambiente manifestate dalla popolazione locale e, in particolare, dagli studenti della locale scuola primaria, che negli anni scorsi hanno dedicato alcune ricerche e approfondimenti in tema di depurazione delle acque. Anche l'amministrazione comunale aveva puntato alla realizzazione di un piccolo impianto dedicato ai suoi utenti ed alle attività svolte sul territorio, piuttosto che optare, come inizialmente ipotizzato, per l'allacciamento al futuro depuratore di Caldes.
È stato così progettato dal Servizio Opere Ambientali, con la supervisione e il coordinamento del responsabile di Apop Mauro Groff, un piccolo presidio, dimensionato per 2.000 abitanti equivalenti, che avrà il compito di garantire elevati standard depurativi, con un trattamento delle acque reflue a livelli particolarmente performanti: grigliatura, ossidazione, denitrificazione, filtrazione, ispessimento in situ del fango prodotto, che è destinato ad essere trasferito, date le ridotte quantità prodotte, presso impianti di maggiori dimensioni per la stabilizzazione finale.
L'impianto di depurazione di Rumo è strutturato su due linee di trattamento che formano due volumi edilizi di circa 400 metri quadrati in pianta ciascuno, per un importo complessivo dell’intervento di 3.868.123 euro, comprensivo delle somme a disposizione per spese tecniche e degli oneri fiscali e di rinegoziazione, dovuti all'aumento dei prezzi. L'opera è stata realizzata da un'associazione temporanea di imprese, composta da CTS di Scurelle e Edilvalorzi di Rumo. Hanno partecipato in qualità di subappaltatori anche la ditta VeriTre per la componentistica delle parti elettriche e Trentino Acque per quelle elettromeccaniche.
La fine lavori è prevista entro il mese prossimo, cui faranno seguito le prove di collaudo, con l’attivazione vera e propria del depuratore entro primavera 2025, quando potranno essere dismesse le attuali vasche e deviata la fognatura presso il nuovo impianto.
Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e Corriere del Trentino - 12.11.2024