Domenica, 29 Maggio 2016 - 18:00 Comunicato 1067

Inaugurata la nuova sede della Scuola dell'Infanzia “Giuseppina Bonazza” di Breguzzo e Bondo
Daldoss: le comunità crescono solo se ci sono buona memoria e il coraggio di imboccare nuove strade e nuove modalità educative.

L'assessore provinciale alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa Carlo Daldoss è intervenuto nel pomeriggio di oggi, domenica 29 maggio, all'inaugurazione della sede di recente ristrutturazione della Scuola equiparata dell'Infanzia “Giuseppina Bonazza” di Breguzzo e Bondo, scuola paritaria Coesi.
Davanti alle comunità di Bondo e Breguzzo, Daldoss ha ricordato la vicinanza e l'importanza che il governo provinciale dedica all'istruzione e alla formazione ed ha sottolineato come, in un'epoca di cambiamenti e di spaesamenti, sia tempo di valorizzare le cose che uniscono, che rendono comunità, come le espressioni di volontariato e l'impegno di ognuno secondo le proprie responsabilità.
È stata l'occasione per valorizzare il ruolo degli educatori che hanno un compito estremamente rilevante perché il loro lavoro segnerà il futuro di futuri cittadini, di futuri amministratori, di futuri donne e uomini impegnati nella comunità. L'assessore si è congratulato con chi, nel tempo, ha realizzato e sostenuto l'importante progetto educativo della scuola dell'infanzia “Giuseppina Bonazza”, ricordando che una comunità cresce solo con la buona memoria del passato e il coraggio di scelte innovative.

Dopo aver presenziato alla solenne Messa del Corpus Domini nella chiesa parrocchiale di Breguzzo, l'assessore Daldoss è intervenuto ai discorsi istituzionali che hanno aperto la cerimonia inaugurale della scuola recentemente rinnovata, una struttura che da quasi un secolo, accompagna i primi anni di crescita formativa dei piccoli cittadini delle comunità di Bondo e Breguzzo, comunità recentemente unite nell'unico comune di Sella Giudicarie. 

Durante tutti questi decenni, ha detto Diego Bonazza, presidente della Scuola dell'Infanzia equiparata Coesi, questa scuola ha assunto una notevole importanza per le nostre realtà,  radicandosi con un importante progetto educativo nella memoria di tante persone. Grazie alla Provincia autonoma di Trento, alla Curia, alle amministrazioni e a Coesi, siamo onorati oggi di riconsegnare alla comunità, un pezzo della nostra storia che testimonia, oltre al valore educativo, anche quello della condivisione. Va ricordato infatti che tutto ha avuto inizio grazie al buon cuore di Giuseppina Bonazza, la benefattrice alla quale la scuola è dedicata. Non vanno dimenticati inoltre – ha aggiunto il presidente Coesi – che solo l'intenzione, sette anni fa, di unire le scuole dell'infanzia di Bondo e Breguzzo e l'impegno volontaristico, accanto ad una gestione seria ed attenta, hanno portato alla concretizzazione di una esperienza qualificante per la nostra comunità, in cui oggi tutti noi ci identifichiamo.

Anche il sindaco del nuovo comune di Sella Giudicarie, Franco Bazzoli, ha portato i suoi saluti, nei quali ha parlato di momento storico per questa neo nata comunità che sa dare risposte concrete, in primis i servizi alle famiglie, che valorizzano la vita dei suoi cittadini. Oggi, ha detto il sindaco, viene riconsegnata una struttura rinnovata ed ampliata che può essere vissuta da oltre 250 bambini, una testimonianza dell'impegno che l'amministrazione vuole prendersi e che parte proprio dal lavorare per i giovani per costruire la comunità.

Anche l'assessore Carlo Daldoss è intervenuto portando i saluti del presidente della Provincia Ugo Rossi, ribadendo in sua vece, la vicinanza e l'importanza che il governo provinciale dedica all'istruzione e alla formazione. Saranno tempi difficili – ha detto l'assessore -  ma l'attenzione e l'investimento della Provincia nei confronti di questo ambito rimangono prioritari. Quando si inaugura una scuola paritaria Coesi, si pone al centro una riflessione sul progetto educativo che coinvolge bambini dai tre ai sei anni, bambini che sono quindi un “libro bianco” dove gli educatori hanno un compito rilevante, perché il loro lavoro segnerà il futuro di futuri cittadini, di futuri amministratori, di futuri donne e uomini impegnati nella comunità. I progetti educativi, come quello di Coesi, non dovrebbero quindi essere progetti omologanti, ma vicini alle comunità, rappresentativi di un'etica forte e legati in termini di volontariato ai valori che vengono tramandati. La nostra – ha affermato Daldoss -  è un'epoca di cambiamenti e di spaesamenti. E' quindi tempo di valorizzare le cose che ci uniscono, che ci rendono comunità, come le espressioni di volontariato e l'impegno di ognuno secondo le proprie responsabilità. Il volontariato, in Trentino è una forza viva, di cui siamo orgogliosi, dotata di una vitalità straordinaria, vista dall'esterno anche con un po' di sana invidia. Le congratulazioni vanno dunque a chi, nel tempo, ha realizzato e sostenuto questo progetto, ricordando che le comunità crescono solamente se ci sono buona memoria di ciò che siamo stati e il coraggio di imboccare nuove strade e modalità educative, facendo mie le parole di Papa Francesco, “con un po' di buona e umana utopia”.

Ai discorsi delle autorità sono seguiti i canti dei bambini e il ricordo delle magliaie e delle suore Piccole Figlie della Croce. La festa è terminata con il concerto del Coro Cima Ucia e della Banda sociale di Roncone.

(gp)


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