Mercoledì, 13 Febbraio 2013 - 02:00 Comunicato 370

Il cordoglio dell'intera comunità trentina espresso oggi al rito funebre dal presidente della Provincia autonoma di Trento
"DON DANTE CI HA INSEGNATO A VEDERE IL MONDO COME DOVREBBE ESSERE"

"Don Dante Clauser è stata una figura di riferimento non solo per i poveri e per la Chiesa trentina ma per l'intera nostra comunità, ci ha insegnato a non perdere di vista la parte più importante della nostra comunità, quella che fa più fatica a vivere, ci ha insegnato il significato del dolore e quello della speranza, aprendo una finestra tra il mondo così com'è e come dovrebbe essere". E' con queste parole che il presidente della Provincia autonoma di Trento ha voluto testimoniare oggi nella Cattedrale di Trento il cordoglio di tutta la società civile trentina per la scomparsa del "prete dei poveri".-

Parole che si sono unite a quelle dell'arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, che ha officiato il rito funebre, di don Vittorio Cristelli, di don Ciotti, dei collaboratori di don Dante Clauser al "Punto d'Incontro", di due giovani a nome delle migliaia di persone alle quali, senza distinzione alcuna, la casa di via Travai ha aperto le porte - un messaggio questo letto anche in lingua araba - e del sindaco di Trento. Non è facile ricostruire la vita di don Dante, ricordarne i passaggi fondamentali. Il presidente della Provincia ha però voluto ricordare il don Dante che in qualche occasione ha richiamato anche la politica a ricercare le ragioni del proprio servizio. "Grazie davvero - così ha concluso il presidente nel Duomo di Trento - per tutto ciò che hai fatto per noi". -