Giovedì, 02 Agosto 2012 - 02:00 Comunicato 2366

L'artista africana si è esibita a Forte Corno nella Valle del Chiese
DOBET GNAHORÉ, ENERGIA SENZA FINE

Oggi il primo dei quattro appuntamenti di "Dolomiti di Pace" ha portato i ritmi dell'Africa tra le memorie della Grande Guerra-

Un folletto. Salta di qua e di là con agilità e potenza da ginnasta, canta, parla e gioca col pubblico, abbozza frasi in italiano suscitando simpatia immediata, riprende i presenti perché non cantano abbastanza forte o non si lasciano catturare dai ritmi lanciandosi nella danza. "The life is too short", la vita è troppo breve, dice, per rinunciare a tutto questo, nonostante il sole sia tanto caldo. Poi si siede e smette di cantare per lasciarsi cullare dai fraseggi musicali dei suoi strumentisti e quindi saltare nuovamente in piedi e danzare freneticamente. È Dobet Gnahoré, protagonista quest'oggi a Forte Corno nella Valle del Chiese del primo appuntamento di Dolomiti di Pace all'interno de I Suoni delle Dolomiti.
Ad assistere un folto pubblico di curiosi e appassionati che hanno camminato chi per un'ora e mezza chi per due ore per ascoltare l'artista della Costa d'Avorio e concedersi, prima della fine, un lungo ballo nei ritmi avvolgenti che Gnahoré e compagni hanno proposto. Un mix travolgente di rumba congolese, bikoutsi camerounense, high-life ghaniano che non ha lasciato nessuno indifferente.
Così dopo l'iniziale "Djiguene", introdotta da un lungo assolo vocale, è stato subito il momento del ritmo, della musica intesa come condivisione di energia vitale e gioia con "Kopka", mentre la successiva "Nan", delicata e sognante, è stata dedicata a tutte le mamme.
Con "Deka" e "Yekikyi", Dobet Gnahoré ha coinvolto il pubblico nel canto e ha iniziato ad accennare passi di danza africana che sono via via diventati sempre più frequenti ed esplosivi, a sottolineare momenti particolarmente intensi dell'esibizione. Dopo "Nsiele", che ha catturato tutti nelle sue movenze circolari, è stata la volta di "Kakou" e di "Samahani" - parola che significa "perdono", come ha spiegato la stessa musicista - intensa e dall'accompagnamento musicale essenziale.
Col pubblico tutto in piedi a danzare, a segnare il ritmo con le mani, Dobet Gnahoré e compagni non hanno potuto rifiutare un lungo bis con i brani "Teilo de", "Nfletoun" e "Mindile". Una corsa in apnea, visto che lei e tutte le prime file del pubblico non hanno più smesso di cantare, applaudire e, soprattutto, ballare. Un'atmosfera così coinvolgente che a lungo, a musica finita, tutti sono rimasti insieme per firmare cd o scambiare opinioni su quanto appena proposto e ascoltato.

Info: www.isuonidelledolomiti.it -