Sabato, 17 Novembre 2012 - 02:00 Comunicato 3581

Si è concluso con l'intervento dell'assessore Beltrami il convegno "InternazionAbilità"
DISABILITA', SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE E AUTONOMIA "GENERATIVA"

"Nell'ambito della solidarietà internazionale ci sono varie associazioni, anche in Trentino, impegnate ai quattro angoli del mondo. L'obiettivo di questo convegno era di metterle in rete, e di farle dialogare non solo con le istituzioni provinciali ma con altre realtà provenienti da fuori, in particolare proprio da quei paesi versi i quali si rivolge la nostra solidarietà. Tutto questo si traduce in ciò che possiamo definire 'autonomia generativa', un'autonomia, cioè, aperta al resto del mondo, capace di incoraggiare anche altre autonomie, di sostenerle nel loro cammino. E al tempo stesso di trarre dall'esterno nuovi motivi di ispirazione, per crescere, per rinnovarsi." Così l'assessore Lia Giovanazzi Beltrami, nel chiudere oggi il convegno dedicato alla solidarietà internazionale e alla disabilità, organizzato in collaborazione con l'assessorato alle politiche sociali e alla salute. Un evento che ha visto presenti i rappresentanti di alcune realtà trentine, associazioni, cooperative, enti, assieme ad altre arrivate dal Sud del Mondo, in particolare da Africa e America Latina.-

Dopo l'assemblea plenaria della mattina, nel pomeriggio, di oggi, a partire dalle ore 14, nel Palazzo della Provincia di piazza Dante, è stata la volta delle esperienze a confronto, all'interno di di due gruppi di lavoro, "Disabilità pro comunità" e "Comunità pro disabilità". Si è parlato dei progetti in corso nella Diocesi di Njombe, in Tanzania, a Nyahururu, Kenya, nella comunità di Saint Martin, supportata anche dalla Fondazione Fontana, a Santa Cruz, in Bolivia, e del lavoro di realtà trentine come l'associazione Prodigio, l'Anffass, le cooperative La rete, Gruppo 78, Eliodoro, l'Acset, il Gsh,. Spazio anche ad un testimonial d'eccezione, l'alpinista Gianfranco Corradini, di Tassullo, che in un incidente motociclistico, nel 1977, ha perso una gamba, ma che continua a partecipare a spedizioni - la prossima sarà in Argentina - e ad essere a sua volta protagonista della solidarietà, perché, come ha spiegato, "in quei paesi si conoscono non solo eccezionali portatori e guide formidabili, ma comunità in stato di bisogno, con le quali si sviluppa un rapporto di amicizia che dura nel tempo, anche quando noi alpinisti siamo rientrati a casa."
In chiusura l'assessore Beltrami, che ha ripreso il filo del ragionamento avviato in mattinata dall'assessore alle politiche sociali e alla salute Ugo Rossi. "Il logo che il mio assessorato si è scelto - ha detto - parla di un Trentino in rete con il mondo. Ed è quello che stiamo facendo anche in questi giorni, incontrando esperienze lontane, aventi come comun denominatore la disabilità. Ma anche cercando di fare un passo in più, ovvero di metterle a confronto con i nostri approcci, quelli delle cooperative sociali, delle associazioni, degli enti locali e della Provincia. Ne è scaturito uno scambio molto interessante per entrambi, sulle modalità, sugli approcci, sui problemi, quelli culturali ma anche, ad esempio, quelli posti dalle burocrazie. Abbiamo scoperto realtà insospettabili, come quella dei circa 1800 volontari che si impegnano in questo e altri campi del bisogno, in Kenya, e che ci fanno riflettere sul fatto che il volontariato, la gratuità, il dono di sé, sono di casa anche in Paesi e in contesti sociali che non hanno i nostri stessi mezzi. Abbiamo appreso soprattutto del valore del disabile come risorsa per l'intera comunità, sul piano pratico, materiale, perché le disabilità non impediscono di offrire servivi utili a tutti, lo abbiamo sentito proprio questa mattina, ma anche su un piano più profondo, quello dove si annidano le nostre paure, le nostre ferite interiori. Il confronto con l'altro 'guarisce', e lo fa con ancora maggiore forza quando l'altro presenta a sua volta delle fragilità, che io posso condividere, almeno in parte, che posso sostenere assieme a lui. Su questo terreno il Trentino può dire molto, anche in forza della sua Autonomia, un'autonomia che deve essere aperta e 'generativa', capace cioè di dare sostegno ad altre autonomie, piccole e grandi, crescendo assieme ad esse."
Nell'ambito di questa iniziativa domani, domenica 18 novembre, all'auditorium Santa Chiara di Trento, si esibirà una straordinaria ospite, l'artista e ballerina Simona Atzori (Milano, 1974), priva di braccia dalla nascita, con lo spettacolo, sponsorizzato dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento: "Cosa ti manca per essere felice?". Ingresso libero ritirando il biglietto alla cassa dell'Auditorium un'ora prima dello spettacolo.
All. : audiointerviste a Lia Giovanazzi Beltrami, Grace Wanjiru, Fabio Pipinato e Gianfranco Corradini
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