Sabato, 12 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1261

DEMOCRAZIA E LEGALITÀ, L'ASSESSORE BELTRAMI A PALERMO

Anche immigrazione e pari opportunità nel convegno all'Ucciardone a vent'anni dalla strage di Capaci



Quattrocento persone hanno affollato oggi a Palermo l'aula bunker del carcere dell'Ucciardone per seguire il convegno sul tema "Democrazia e legalità" organizzato dalla Fidapa, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari. Un tema cruciale affrontato in una location dal forte valore simbolico – l'aula che ha ospitato il primo processo penale alla mafia con centinaia di imputati – e in un periodo del tutto particolare, a vent'anni dalla strage di Capaci.
Il tema al centro dei lavori ha consentito di allargare l'attenzione anche all'immigrazione e alle pari opportunità, grazie all'intervento dell'assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Beltrami Giovanazzi.-

L'intervento ha idealmente tracciato un ponte fra Trentino e Sicilia all'insegna di una solidarietà che deve unire il Paese soprattutto in una fase di grande crisi, nella quale è fondamentale sostenere con rinnovata energia i valori di democrazia e legalità.
In particolare, il rapporto fra immigrazione e legalità – ha detto l'assessore – va affrontato con grande attenzione: da un lato vi sono infatti le strumentalizzazioni di chi associa i "nuovi italiani" alla criminalità, ma dall'altro fortunatamente c'è chi invece, libero da pregiudizi, cerca regole e valori condivisi, sensibilizzando gli immigrati – come gli italiani – al valore della legalità. Ed è questa la direzione che seguiamo in Trentino, grazie anche ad un'ottima collaborazione con la Questura sull'intera materia immigrazione. Una collaborazione che deve unire peraltro tutta la società civile. Significativa, in tal senso – ha aggiunto Lia Beltrami – la mozione partita dal seminario organizzato recentemente a Bologna dalla Fondazione Fidapa e dalla Regione Emilia Romagna, con la quale si è chiesto di rivedere le norme sulla concessione dei permessi di soggiorno. L'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale giunti dal Nord Africa – ha detto poi l'assessore – ha avvicinato la Sicilia al Trentino, dove queste persone si stanno ricostruendo una vita. Un cammino di speranza che il nome dato a una bimba nata dai profughi a Trento esprime più di mille parole: "Progress".
Sul fronte pari opportunità – ha proseguito Lia Beltrami – la location dell'aula bunker ci porta a riflettere innanzitutto sul sacrificio della moglie del Giudice Falcone, Francesca Morvillo e della poliziotta che faceva parte della scorta del Giudice Borsellino, Emanuela Loi. Guardando all'oggi, mi piace sottolineare la vivacità delle donne nel tessuto sociale trentino attraverso, ad esempio, l'impegno della rete delle donne elette ma anche delle associazioni, dove il contributo femminile è significativo e spesso determinante. Ma voglio anche ricordare l'impegno del Trentino contro la violenza sulle donne attraverso strumenti normativi, di sensibilizzazione e di orientamento per le vittime di maltrattamenti. Un grazie inoltre alla Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari che ha promosso questa riflessione quanto mai attuale sui valori fondanti dello Stato coinvolgendo aree del Paese geograficamente distanti ma fortemente unite dalla nostra Costituzione. E in questo scenario – ha concluso l'assessore Beltrami – un ulteriore segno di vicinanza fra provincia di Trento e Sicilia viene espresso anche dall'opera donata a Palermo da Marina Martelli, scultrice e past president della Fidapa del Trentino, che in passato ha donato la stessa opera al Museo Caproni di Trento.
Al convegno all'Ucciardone sono intervenuti, fra gli altri, il Giudice Alfonso Giordano, che ha presieduto il primo maxiprocesso alla mafia e la presidente della Fondazione Fidapa, Eugenia Bono, che ha presentato un'iniziativa rivolta agli studenti incentrata sul tema del convegno. -