Giovedì, 12 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2120

Oggi la celebrazione di San Gualberto al rifugio Potzmauer
DELLAI: "TUTELIAMO LA NOSTRA BIODIVERSITA' ISTITUZIONALE E CULTURALE COSI' COME QUELLA AMBIENTALE"

"La salvaguardia delle risorse ambientali è un valore che si inserisce pienamente nel solco della battaglia a difesa dell'Autonomia, perché così come noi difendiamo la biodiversità nel nostro patrimonio naturale così dobbiamo difendere la 'biodiversità' istituzionale e culturale di una regione che è un lembo di Mitteleuropa, una regione a Statuto speciale con alle spalle una lunghissima tradizione di autogoverno, nel cuore di uno Stato centralista". E' quanto ha affermato con forza oggi Lorenzo Dellai alla festa dei forestali trentini, ospitata quest'anno presso il rifugio Potzmauer, in alta valle di Cembra. Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha colto l'occasione della celebrazione della festività di San Gualberto, il patrono dei forestali, per riaffermare i motivi di carattere istituzionale ma anche etici, morali e identitari che spiegano oggi l'azione congiunta delle due Province autonome di Trento e di Bolzano ("Non siamo mai stati così insieme") contro "il tentativo di svuotamento del nostro Statuto di Autonomia, della nostra stessa identità e di un modello alpino che sta dentro il nostro Dna".-

Filo conduttore della festa dei forestali di quest'anno è stato il tema della biodiversità e delle reti di riserve, e non è certo un caso che San Gualberto venga celebrato proprio qui, in Valle di Cembra, dove cinque comuni - Grumes, Grauno, Faver, Valda e Capriana - hanno dato vita alla prima delle attuali tre reti di riserve trentine (altre tre saranno costituite entro l'anno), un nuovo sistema di gestione dei valori ambientali del territorio che, come ha affermato Claudio Ferrari, dirigente dell'Incarico per la valorizzazione della rete delle aree protette, "vanno oggi considerate come carte da giocare negli scenari di sviluppo sostenibile che puntano sulla qualità, sulla tipicità del territorio e delle produzioni".
Un tema al quale, dopo la messa celebrata nel bel prato adiacente il rifugio Potzmauer, a 1300 metri di quota, dal parroco di Grumes don Vincenzo Filippi, hanno fatto riferimento sia il sindaco di Grumes, Simone Santuari ("Ci sentiamo al centro di un progetto che libera energie positive"), sia il presidente della Comunità della Valle di Cembra Aurelio Michelon, ma in particolare Claudio Ferrari e il dirigente del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale Innocenzo Coppola.
"Le Reti di riserve – ha affermato Ferrari – sono perfette interpreti di un nuovo approccio alla tutela della natura: frutto di un'intuizione della nostra legge 11, recepiscono insieme l'approccio gestionale in rete e l'ambizioso, nuovo obiettivo dell'integrazione delle politiche di conservazione con quelle economiche, agricoltura e turismo in primis".
Sottolineando lo "spirito costruttivo e aperto" con il quale i cinque Comuni cembrani sono arrivati all'accordo di programma che ha dato vita alla Rete di riserve, Innocenzo Coppola ha affermato come "biodiversità e sviluppo, conservazione e valorizzazione diventano fra loro compatibili solo se ci si muove nella direzione giusta e con il necessario equilibrio".

Centrale, tra gli interventi della giornata, quello di Romano Masè, comandante del Corpo forestale trentino e dirigente generale del "nuovo" Dipartimento Territorio, ambiente e foreste. Masè ha sottolineato in particolare l'approccio dei forestali nella tutela del patrimonio forestale, ambientale e faunistico, fatto di "rigore ed equilibrio" ed ha auspicato la crescita di una cultura ambientale fondata sulla responsabilità.

Ringraziandoli per il lavoro svolto, Dellai – intervenuto alla giornata con gli assessori Mellarini e Panizza - ha rivolto ai forestali l'invito ad esercitare le loro funzioni di controllo conbuon senso ed in piena sinergia con tutti gli altri apparati di controllo.
"Siamo al servizio dei cittadini e delle imprese anche quando esercitiamo funzioni di controllo e sanzioniamo" ha detto Dellai. "Bisogna che i cittadini e le imprese sentano che anche là dove si esercita il controllo l'amministrazione è al loro servizio, non sopra né contro.
"Stiamo andando verso la piena applicazione della legge 11 – ha poi proseguito il presidente -: l'aspetto della tutela, della salvaguardia e della promozione ai fini dello sviluppo sono legati all'interno di una visione antica, feconda e positiva del rapporto tra uomo e risorse. Dovremo lavorare così anche in futuro, abbiamo fatto anche certamente errori e sottovalutazioni, però possiamo dire che comunque le scelte fondamentali sono state giuste e corrette e che abbiamo oggi un grande patrimonio. Conserviamolo e trasformiamolo in un elemento di vera competitività.
"Anche noi – ha concluso Dellai, toccando il tema della difesa dell'Autonomia – difendiamo la nostra biodiversità culturale e istituzionale, che non vogliamo sia cancellata".
La giornata, allietata dai canti del coro "Gh'era na volta" di Grumes e dal Coro "La Valle" di Sover-Gruppo Costumi Storici Cembrani, si è conclusa con la consegna delle onorificenze per meriti speciali ai forestali che si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio, in particolare quest'anno nel contrasto al bracconaggio.

Immagini a cura dell'Ufficio stampa
In allegato interviste mp3 al presidente Dellai e a Romano Masè. Relazione del comandante Masè. -