Venerdì, 08 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1709

Il presidente all'assemblea provinciale della Federazione dei Corpi volontari
DELLAI: "PER I POMPIERI VOLONTARI TRENTINI UNA RESPONSABILITÀ VERSO L'INTERO PAESE"

"I vigili del fuoco volontari non hanno solo la responsabilità di garantire la sicurezza ai cittadini trentini, il loro ruolo è anche sempre più quello di essere un punto di riferimento e un modello per l'intero Paese". Questo uno dei passaggi più significativi dell'intervento del presidente della Provincia, stasera alla Cantina La Vis, all'assemblea annuale della Federazione provinciale dei Corpi dei Vigili del fuoco volontari.-

L'assemblea si è aperta con un collegamento video in diretta da uno dei magazzini emiliani del Consorzio del Parmigiano Reggiano, dove i vigili del fuoco trentini hanno iniziato la difficile opera di recupero delle migliaia di forme del prezioso formaggio crollate dalle "scalere" a seguito del sisma. "I lavori procedono bene - ha spiegato il Vice ispettore Rinaldo Debertol - e stiamo operando in due magazzini. Il lavoro da fare è molto, ci vorranno dai 15 ai 20 giorni per rimuovere le 35 mila forme del primo magazzino e le 30 mila del secondo. Abbiamo inizialmente stabilito turni di una settimana ma dovremo ridurli: è infatti impossibile resistere per più di qualche giorno, ogni forma pesa 40 chili, a fine giornata si è sfiniti". Non capita spesso di udire un vigile del fuoco che confessi la propria stanchezza, e questo spiega lo sforzo eccezionale che i volontari trentini stanno sostenendo in queste settimane in Emilia. Un lavoro che coinvolge ben 7 Distretti dei Vigili del fuoco volontari trentini, ai quali è andato il ringraziamento del comandante della Federazione Flaim ma soprattutto quelli di Lorenzo Dellai.
Il presidente della Provincia è intervenuto dopo i saluti del nuovo capo della Protezione civile Roberto Bertoldi, del dirigente del Dipartimento dei Lavori pubblici Raffaele De Col, di Gino Gronchi, presidente dei Corpi volontari dei Vigili del fuoco nazionali ("Dovete essere orgogliosi di essere trentini, la vostra esperienza ed organizzazione è un modello che andrebbe trasferito a tutto il paese") e del presidente della Federazione Alberto Flaim, che ha illustrato i dati dell'attività svolta dai 238 corpi volontari del Trentino (7.760 vigili del fuoco).

Dellai ha rinnovato il ringraziamento, non rituale, ai Corpi dei Vigili del fuoco volontari ("Il rapporto che ho costruito in questi anni con voi è stato uno dei punti più belli e fondamentali") ed ha subito fatto riferimento alla nuova missione dei pompieri trentini in Emilia. "Sappiamo già che saremo impegnati in altre attività di sostegno alla popolazione colpita dal terremoto. C'è una grande considerazione della nostra presenza, tanto che ci è stato richiesto di proseguire nell'attività di coordinamento delle Protezioni Civili delle regioni italiane".
"Sento fortemente la responsabilità - ha poi aggiunto - di dare continuità a questa straordinaria esperienza del volontariato trentino dentro il sistema della nostra Protezione civile. Una responsabilità che fa riferimento al vostro ruolo civile, prima ancora che a quello di protagonisti di un apparato di sicurezza. In questo tempo che sembra una transizione continua, che inquieta la gente, che provoca frammentazione sociale, i presidi di comunità come il vostro e del volontariato tutto contano moltissimo".
Dellai ha poi toccato il tema della nuova legge di riordino del sistema della Protezione civile provinciale. "Nei prossimi mesi dovremo approvare molti regolamenti che derivano dalla nuova legge, e dovremo accelerare su questo per arrivare entro fine anno ad approvare i regolamenti più importanti, che vorremmo scrivere insieme a voi, perchè è nei regolamenti che deve trovare attuazione completa la legge. Insieme a questo si parla degli strumenti e delle strutture, tra cui le caserme. L'equazione che ho in testa è questa: ogni Comunità ha il suo Corpo dei pompieri, ogni Corpo ha la sua caserma. Siamo impegnati in una strategia della sobrietà - ha aggiunto Dellai in risposta ad alcune prese di posizione polemiche sull'argomento - ma questa equazione crediamo vada rispettata. E' insito nella storia del volontariato trentino che i Corpi abbiano la propria caserma. Facciamo i conti con le risorse, ma guai a mettere in discussione questo principio ed è giusto che la comunità si impegni a garantire le caserme. Però abbiamo anche un'altra, profonda, grande responsabilità, verso tutto il nostro Paese. Voi interpretate un modello che è un punto di riferimento vero per il Paese, e più condividiamo con il sistema nazionale le nostre responsabilità più comprendiamo che l'Italia sta andando in senso opposto. L'ultimo decreto della riforma della Protezione civile si ispira ai prefetti come autorità di protezione civile, con un ruolo marginale del volontariato, senza una logica di sistema. Abbiamo dunque il dovere di essere un punto di riferimento, un laboratorio. Se mollate voi e molla il volontariato organizzato in Trentino - ha terminato Dellai - finiamo male. Il Trentino ha assolutamente bisogno di buoni esempi e punti di riferimento, come lo siete stati in tutta la vostra storia".

Fotoservizio a cura dell'Ufficio Stampa -