Giovedì, 24 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1405

"Massima difesa dell'Autonomia e massimo senso di responsabilità"
DELLAI OGGI A ROMA A COLLOQUIO CON IL MINISTRO GNUDI

Incontro interlocutorio oggi a Roma fra il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai - assieme al presidente altoatesino Luis Durnwalder - e il ministro per gli Affari regionali Pietro Gnudi: al centro dei colloqui, i rapporti fra Province autonome e Governo centrale e il contributo che queste ultime sono tenute a corrispondere per il riequilibrio dei conti dello Stato. Dellai, nel sottolineare l'atteggiamento responsabile sempre tenuto dal Trentino nei confronti di Roma, ha ribadito la posizione della Provincia autonoma: rispetto dell'intesa raggiunta con l'accordo di Milano e volontà di aprire una nuova fase di rapporti sulla base della proposta già sottoposta al Governo il 2 febbraio scorso.
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Incontro interlocutorio, quello di oggi, conclusosi con l'impegno a ritrovarsi per riprendere la discussione attorno ad un tavolo tecnico. Da parte del Governo, non è stata avanzata alcuna pregiudiziale rispetto a quanto già proposto dalle Provincie autonome al presidente del Consiglio Mario Monti, che costituirà la base dei futuri colloqui.
"Più si e' autonomi più si è responsabili. - ha detto Dellai - Questo e' stato da sempre il nostro approccio nei rapporti con lo Stato. Due sono i punti fondamentali che vorrei ribadire in questa sede. Il primo riguarda l'articolo 27 della legge 42; ricordando la portata di questo provvedimento legislativo, ma anche i limiti - la Corte costituzionale ha chiarito che da noi si applica in alcune parti e non in altre - sottolineo anche che siamo stati i primi nel 2009 a proporre, noi al Governo, una soluzione che ha assolto agli obblighi previsti, a nostro carico, dal federalismo fiscale. Il confronto e' stato impegnativo. Ha prodotto la modifica dell'articolo sesto del nostro Statuto. Abbiamo rinunciato a titoli di entrata importanti, abbiamo assunto oneri che altrove rimangono a carico dello Stato. E già nel 2010 tutto ciò si è tradotto in un beneficio per lo Stato di oltre un miliardo.
Secondo punto: siamo in presenza di uno scenario, europeo e nazionale, ulteriormente mutato dal 2009. Ma non si metta in discussione per questo la base su cui poggia l'Accordo di Milano. Ci rendiamo conto che la situazione si è fatta più grave e siamo qui per ragionare, ma da quel punto di partenza. E per questo abbiamo chiesto di incontrare il presidente Monti e il 2 febbraio abbiamo presentato la nostra proposta, una proposta coraggiosa, attraverso la quale impostare una nuova fase di rapporti. Il documento è conosciuto dal Governo. Siamo in attesa di un Vostro parere su quella posizione. Tutto ciò, all'insegna della massima difesa dell'Autonomia ma, lo ripetiamo, anche del massimo senso di responsabilità garantendo allo Stato una significativa partecipazione all'obiettivo di risanamento dei conti pubblici." -