Sabato, 04 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 272

L'intervento questa mattina al convegno dei soci organizzato da Consorzio Lavoro Ambiente
DELLAI:"LA COOPERAZIONE ARCHITRAVE DELLA COSTITUZIONE MATERIALE DEL TRENTINO"

Serve il contributo di tutti per fronteggiare l'effetto recessione

"C'è un legame molto forte tra la costituzione materiale del Trentino e i valori della cooperazione, della solidarietà, dell'autonomia"; e ancora "Voi operate con qualità nello snodo tra la priorità sviluppo e la priorità equità. La priorità sviluppo, come ho già detto, deve diventare per noi come un mantra, perchè c'è ancora qualcuno che pensa che la ricchezza possa nascere da una sorta di sortilegio, non dalla fatica, dall'impegno di ciascuno dentro e fuori il pubblico, dentro i sistemi": così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, è intervenuto questa mattina al convegno dei soci organizzato da Consorzio Lavoro Ambiente. L'appuntamento gli ha offerto l'occasione per riflettere sulla situazione economica e sociale del Trentino e sulle sfide del presente.-

"La cooperazione- ha detto il presidente Dellai- è una delle architravi della costituzione materiale del Trentino. Mi auguro quindi che voi possiate dare in varie forme, in vari modi, un apporto fondamentale a questo momento collettivo di grande discussione, di grande autocoscienza. Non esiste una comunità autonoma che di tanto in tanto non si interroghi profondamente e senza ritualità sulla sua storia, sulle sue prospettive, sul modo attraverso cui deve migliorare. C'è un legame molto forte tra la costituzione materiale del Trentino e i valori della cooperazione, della solidarietà, dell'autonomia e questo legame deve essere ribadito per sconfiggere una sorta di pensiero unico che ci ha portati a livello globale sull'orlo del baratro e che però si insinua ancora nelle discussioni. Penso che quando diciamo autonomia, quando diciamo cooperazione, diciamo cose che si richiamano a valori importanti del nostro Paese, della nostra comunità. Sono i valori del territorio, delle persone, dell'autonomia. C'è un filo che collega questo pensiero unico e lo traduce anche in una visione che vede nelle istituzioni, nell'autonomia, quasi degli ostacoli, degli orpelli, al libero dispiegarsi delle forze dell'economia, della società. Non è così. Per noi le istituzioni, la cooperazione, il mondo del volontariato sono strumenti fondamentali per la comunità e per le persone. C'è bisogno che tutti noi recuperiamo coscienza e responsabilità da questo punto di vista. Ed ecco che il contributo fondamentale che la cooperazione dà emerge ogni giorno, in particolare la cooperazione del settore produzione e lavoro. Voglio dire grazie a tutte le persone che danno vita a questa esperienza che è per noi come istituzione, come comunità, un partner fondamentale e affidabile. Grazie perchè operate con qualità nello snodo tra la priorità sviluppo e la priorità equità. La "priorità sviluppo", come ho già detto, deve diventare per noi come un mantra, perchè c'è ancora qualcuno che pensa che la ricchezza possa nascere da una sorta di sortilegio, non dalla fatica, dall'impegno di ciascuno dentro e fuori il pubblico, dentro i sistemi. Quando diciamo sviluppo pensiamo ad uno sviluppo di qualità, sostenibile, che abbia incorporato il senso del limite. Un punto fondamentale è l'intreccio tra sviluppo ed equità. Credo che il contributo che il consorzio e le cooperative danno contro il rischio di marginalità sia fondamentale. Aiutateci a far sì che il Trentino non perda concentrazione su questi temi. Noi abbiamo un grande patrimonio e non sarà facilissimo difenderlo nei prossimi anni. Non è solo un patrimonio fatto della ricchezza che si esprime nei numeri della nostra realtà ma è il patrimonio rappresentato anche dal grado di equità che abbiamo costruito in questi decenni. Sono orgoglioso nel dire che gli indici di diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza ci collocano tra i territori più avanzati e che questi indici sono addirittura migliorati negli anni finali della crisi e non peggiorati. Il fatto che persone che sono espressione di famiglie del ceto medio basso possano intraprendere percorsi di formazione verso lavori sempre più qualificati è un altro elemento che caratterizza il nostro Trentino a fronte dei dati di un Paese che ha proprio nella mancanza di mobilità sociale uno dei fattori di crisi della coesione."
Dellai ha poi ricordato quanto fatto fin dal 2008 per fronteggiare la crisi finanziaria.
"Abbiamo chiuso - ha detto - il 2010 con un più 2% di PIL in Trentino; abbiamo chiuso il 2011 con un più 1,4%. Nel terzo trimestre del 2011 la disoccupazione del Trentino era il 3,4%. Certamente è aumentata nel quarto trimestre ma siamo su indici sicuramente interessanti dal punto di vista del quadro generale. Il problema fondamentale però è che ora non abbiamo più di fronte solo la crisi finanziaria ma abbiamo di fronte, dicono gli esperti, un biennio-triennio di recessione. Allora il nostro compito sarà impedire che, dopo la crisi finanziari che abbiamo fronteggiato con il contributo di tutti, l'effetto della recessione del nostro Paese e di gran parte dell'Europa produca l'indebolimento di questo patrimonio sociale. Dobbiamo concentrarci sulle cose che contano e non baloccarci in inutili polemiche. Il tema che abbiamo di fronte è come affrontare una recessione globale difendendo la qualità materiale e immateriale del Trentino e non mettere polemiche tra tutti, smontare pezzi di riforme che abbiamo faticosamente costruito in questi anni. Sono le riforme delle comunità di valle, dell'università, che tutti noi abbiamo voluto essere più competitiva. Vi chiedo aiuto, come chiedo a tutte le componenti della comunità, perchè non si perda la concentrazione sulle cose che contano e sono: il futuro della nostra comunità, il lavoro dei giovani, il lavoro delle nostre imprese, il tentativo di uscire dalla crisi di sistema. Mi sembra importante quindi il tema, che ho sentito oggi, di un'alleanza di messa in rete tra il mondo della cooperazione e la società trentina, le imprese private, le altre espressioni del mondo economico. Questo è il tempo della messa in rete e delle alleanze anche in un'ottica di internazionalizzazione. Attraverso le alleanze è possibile che anche le piccole imprese possano beneficiare dell'impulso dato da mercati geograficamente lontani dai nostri. Non dobbiamo avere paura di costruire alleanze con sistemi di impresa che sono di tipo globale. Sviluppo ed equità significano anche politiche del lavoro avanzate e qualificate. Voi siete parte di un mosaico che consente di dire che il Trentino è un grande laboratorio dal punto di vista delle politiche del lavoro, per dimostrare come si può garantire alle imprese una qualificata manodopera, anche forme di flessibilità, garantendo però quella sicurezza, quella coesione che fanno parte del DNA della nostra comunità. Credo che il tema di come riuscire ad aprire forme di innovazione nel lavoro senza mettere in discussione le grandi conquiste di equità deve interrogare tutti. Abbiamo il dovere di cimentarci su forme sempre più innovative di politica del lavoro, mettendo in campo tutto il potenziale innovativo dei nostri poteri autonomistici. Per questo abbiamo voluto dallo Stato le deleghe sull'università e sugli ammortizzatori sociali perchè le filiere della conoscenza e delle politiche del lavoro sono strumenti potenti per cambiare e sperimentare cose nuove che diano ai giovani la possibilità di un futuro meno incerto."
In conclusione il presidente Dellai è tornato a parlare della questione degli appalti ricordando che la Provincia ha messo in campo misure capaci di garantire la qualità e di valorizzare la filiera corta. "In materia di appalti - ha aggiunto - abbiamo dichiarato guerra al massimo ribasso. Ci sta poi a cuore la questione delle cosiddette cooperative spurie perchè riteniamo che la presenza della cooperazione in Trentino sia un dato strutturante della nostra società e della nostra economia e quindi guardiamo con preoccupazione alla penetrazione di modelli di cooperazione che non hanno nulla a che vedere con questa storia, con questo insieme di valori. In conclusione vi chiedo di aiutare il Trentino a non buttare tempo ed energie in battaglie di retroguardia per regolare conti secondo una logica di bottega ma invece a spendere energie sulle cose che contano. So che la cooperazione sarà protagonista in questa operazione di risveglio delle coscienze e di interpretazione dell'anima vera del Trentino. Questo sarà anche il nostro contributo al Paese che è fatto anche di tanti talenti che devono adesso essere tirati fuori".
Al convegno è intervenuto anche l'assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza. " Voglio ricordare - ha detto l'assessore - che quest'anno è l'anno internazionale della cooperazione. Vorremmo che questo fosse l'anno di una profonda riflessione e per rinnovare l'impegno e le ragioni per riunire le forze, fare davvero sistema, assumerci le nostre responsabilità e guardare avanti e sviluppare questa terra nel segno della solidarietà e dell'equità". (lr) -