Giovedì, 21 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1856

L'incontro di Malè in val di Sole su innovazione e ricerca ha rappresentato l'occasione per rilanciare nuovi scenari
DELLAI: "E' TEMPO DI PENSARE ALL'AUTONOMIA 3.0"

Cosa ci fanno riuniti, in una sera orfana del calcio europeo, un manager della ricerca, un gruppo di amministratori, un politico e un giornalista economico? Semplice, parlano di futuro e, per usare le parole del politico (il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai), provano ad "immaginare il Trentino di domani e la nuova fase dell'Autonomia 3.0". Questo è successo ieri a Malè in val di Sole, in occasione di "Non più Sole", incontro che - giocando con i nomi delle due vallate del Noce - ha portato in periferia il nuovo corso dell'innovazione e della ricerca trentine ispirato a TrentoRise. "L'innovazione è oggi più strategica delle strade - ha ribadito Dellai -, il Trentino deve essere un grande laboratorio in cui elaborare e testare delle produzioni che poi devono essere vendute in tutto il mondo".-

La Comunità della Valle di Sole ha ospitato nella serata di ieri a Malè l'incontro "NON più SOLE: istituzioni, ricerca, tecnologia e persone, insieme per l'innovazione e lo sviluppo dei territori intelligenti di domani". L'appuntamento - come hanno spiegato i presidenti delle Comunità delle Valli di Non e Sole, Sergio Menapace e Alessio Migazzi - ha rappresentato un'occasione di confronto e di divulgazione sulle opportunità offerte dalla sperimentazione di idee e progetti resi disponibili dall'informatica più avanzata. A discutere di futuro e di Trentino sono stati chiamati il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, il ceo di TrentoRise Paolo Traverso e Renato Vicenzi, presidente BIM Adige, presentati da Luca De Biase, giornalista del Sole 24 Ore.
Il Trentino e la politica si stanno giocando futuro e credibilità sull'innovazione e sulla ricerca: centinaia di chilometri di fibra ottica posati in tutte le valli, decine di milioni spesi in ricerca, tecnologie e nuovi progetti industriali (su tutti, il polo della meccatronica a Rovereto) voluti per creare posti di lavoro certi in un contesto internazionale dettato dall'incertezza.
Ed ecco che il ceo Paolo Traverso ha spiegato il ruolo di Trento Rise nell'ambito della ricerca, dello sviluppo delle tecnologie innovative e gli effetti positivi sull'occupazione e la qualità della vita del territorio. "Non possiamo più star da soli - ha detto Traverso, riferendosi al Trentino -, specialmente in momento difficile e di crisi. Noi crediamo che la ricerca è uno strumento per superare la crisi e creare valore. E' il momento di fare ricerca assieme agli imprenditori perché le nostre applicazione possono e devono aiutare il cittadino". Traverso ha poi introdotto il modello di laboratori territoriali : "Li vogliamo fare con voi, su progetti concreti e pratici, così da creare corresponsabilità tra chi fa ricerca e chi amministra e vive il territorio".
Dall'innovazione, il presidente Dellai mutua la sigla per la nuova stagione dell'Autonomia: 3.0. Dopo internet 2.0 (Internet partecipato, fatto soprattutto di persone), sta affermandosi Internet 3.0, segnato dalla semantica e dalla Rete personalizzata sui bisogni degli utenti. Dellai ha sostenuto la necessità di passare dall'attuale Autonomia 2.0 (forte e pervasiva, capace di affrancarsi con competenze e servizi nuovi) all'Autonomia 3.0 di domani: "Sentiamo il bisogno di un nuovo corso dell'Autonomia. Ce lo impongono anche fenomeni quali la globalizzazione e la società digitale. Lavoreremo ad un'Autonomia legata ai flussi che, mantenendo saldo il rapporto con le proprie radici, è capace di innovare a 360 gradi".
L'Autonomia di domani necessita - sempre a detta di Dellai - di tre elementi fondanti: le risorse umane, una democrazia partecipata e diffusa, un territorio infrastrutturato con reti e servizi di nuova generazione. "Il punto - ha continuato Dellai - non sono le tecnologie e le reti. Il rischio è il deficit di innovazione, fatto di un mix di pubblica amministrazione, imprese, persone e valori. La società della solitudine non innova".
Dellai ha riservato la conclusione all'analisi del Trentino di oggi: "Non siamo ancora un sistema. Abbiamo riformato in parte l'Università e gli istituti di istituti di ricerca. Fondamentale è che tutti si sentano dentro un disegno comune. Manca ancora, ma stiamo lavorando ad una grande pubblica amministrazione, diffusa sul territorio, senza più distinzione tra Provincia e Comuni, in grado di annullare il divario tra città e periferia".(pff) -