Sabato, 25 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1461

Secondo classificato il dispositivo per stufe a pellet che produce corrente elettrica
D2T START CUP: AL KIT PER LA MAPPATURA GENETICA IL PREMIO DA 50 MILA EURO

Con "RIBO-Lace" aspirano a diventare la prima azienda al mondo in grado di isolare RNA polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Questo il progetto d'impresa con il quale Massimiliano Clamer, 30 anni di Mattarello, Matteo Gaglio 22 anni di Mori e Gabriella Viero, 40 anni di Trento, si sono aggiudicati la settima edizione D2T Start Cup, il concorso ideato da Trentino Sviluppo per scovare le migliori idee di impresa dei giovani, accompagnarle con attività di coaching e formazione e sostenerle con un premio in denaro. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 24 maggio, al Polo Tecnologico di Rovereto, l'ultima sfida tra i cinque progetti finalisti che hanno fatto del proprio meglio per convincere giuria e pubblico della bontà della propria idea imprenditoriale. Al team vincitore, denominato "Immagina", va un assegno da 50 mila euro con il quale far nascere, tempo un anno, la propria startup. Secondo posto, e 10 mila euro, a Seelko, il dispositivo per stufe a pellet che converte il calore in energia elettrica.-

I cinque finalisti sono stati selezionati tra 20 progetti partecipanti - appartenenti ai settori Greentech, Agrofood, Biotech, Meccatronica - per un totale di 53 giovani coinvolti in un percorso formativo durato un paio di mesi durante il quale, con l'aiuto di tutor ed esperti, hanno potuto mettere a punto il proprio business plan ed approfondire le principali tematiche legate al fare impresa. Una quindicina le startup nate nelle sei precedenti edizioni, nelle quali sono stati coinvolti oltre 400 giovani dai 16 ai 36 anni.
"Negli ultimi mesi sul territorio trentino stanno nascendo acceleratori importanti per le startup – ha osservato Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo a capo della Divisione Sviluppo e Innovazione – ed il Premio D2T, nato nel 2006, in questo è stato un vero e proprio precursore. E' importante sostenere le idee di impresa dei giovani, far sì che possano avere dei mentori in grado di consigliarli, di trasmettere loro la giusta energia, la passione. Perché i progetti, per vari motivi, possono anche fallire, non falliscono mai invece le persone".
Al termine di due ore intense di competizione, dinanzi ad un pubblico composto da giovani, imprenditori e potenziali investitori, la Commissione presieduta da Alfredo Maglione e Roberto De Laurentis ha emesso il proprio verdetto: vincitori della settima edizione del Premio D2T Start Cup sono Massimiliano Clamer, 30 anni di Mattarello, Matteo Gaglio (22 anni, Mori) e Gabriella Viero (40 anni, Trento). Con il loro "RIBO-Lace" aspirano a diventare la prima azienda biotech al mondo in grado di isolare RNA polisomale con una tecnica economica, rapida ed efficace. Una tecnologia in grado di rivoluzionare la purificazione di acidi nucleici, e dare importanti contributi alla diagnosi, terapia e prognosi di molte malattie.
I kit pronti all'uso ideati dai tre giovani ricercatori trentini intendono anticipano le esigenze del mercato, creando innovazione e conoscenza in ambito sanitario e biologico.
Il team, con specifiche competenze scientifiche, tecniche e di biotech-business nasce nel laboratorio congiunto IBF-CNR, CIBIO e FBK (LaBSSAH). La company adotterà un nuovo modello basato su un sistema integrato verticale e di crowd-science.
A loro va un premio del valore di 50 mila euro quale sostegno per le spese necessarie a costituire e far partire, al massimo entro un anno, la loro startup.
Secondo classificato, ed un assegno da 10 mila euro, il team guidato da Nicola Loss, 23 anni di Canal San Bovo, Roberto Covi, 23 anni di Taio e Flavio Tocci (24 anni, Milano) e, che con Seelko ha presentato uno speciale dispositivo che converte calore in energia elettrica e che, abbinato alle stufe a pellet, le rende ulteriormente convenienti in quanto in grado di non consumare corrente elettrica.
Al team "Immagina" è andato anche il premio speciale assegnato dalla Giuria composta da giornalisti delle principali testate locali e degli uffici stampa degli enti partner dell'iniziativa che ha avuto in Jacopo Barigazzi, già co-fondatore e caporedattore de l'Inkiesta, il suo portavoce.
I primi due classificati potranno partecipare al Premio Nazionale dell'Innovazione "PNI Cube", una sorta di finale nazionale tra i vincitori delle Start Cup locali. A tutti Trentino Sviluppo offrirà poi i propri servizi di sostegno all'avvio d'impresa, compresi eventualmente appositi moduli attrezzati nei BIC, gli "incubatori d'impresa, o spazi dedicati nel "Nido d'impresa", il servizio di preincubazione attivo presso il Polo Tecnologico di Rovereto e presso la "Greenhouse" di Progetto Manifattura.
Il concorso D2T Start Cup è promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con il Distretto Habitech, l'Università degli Studi di Trento, le Fondazioni Bruno Kessler ed Edmund Mach, Trento Rise, Progetto Manifattura e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento. Tra i partner figurano IBAN, la rete italiana dei Business Angel, e PNI Cube, l'associazione che riunisce gli incubatori e le business plan competition accademiche italiane.
Appuntamento quindi per la prossima edizione, l'ottava, che partirà ad inizio 2014 e riserverà probabilmente qualche sorpresa nel suo svolgimento, così da renderla ancora più accattivante e capace di attrarre giovani startupper con una buona idea di impresa in testa. (d.m.)

Servizio fotografico a cura dell'Ufficio stampa -