Due gli interventi dei ricercatori trentini al congresso: il primo su come prevenire i possibili effetti negativi del cyberbullismo grazie alle nuove tecnologie, il secondo, che si è aggiudicato il premio, ha illustrato i risultati di uno studio che ha l'obiettivo di realizzare una piattaforma di contrasto al cyberbullismo ("Relazioni violente tra giovani in internet: conoscere cyber-bulli e cyber-vittime grazie alla ricerca quali-quantitativa" - autori: Andrea Di Nicola, Gabriele Baratto, Enrico Maria Piras, Serena Bressan, Filippo Oncini).
Nello specifico, la ricerca presentata a Catanzaro, è stata condotta utilizzando una metodologia quali-quantitativa basata su:
a) un questionario online di vittimizzazione per i giovani in Italia tra gli 11 e i 17 anni per comprendere nel dettaglio quali siano oggi le caratteristiche dei cyber-bulli (profili, strumenti tecnologi più utilizzati, ecc.) e delle cyber-vittime (profili, reazione agli episodi di vittimizzazione, ecc.);
b) laboratori con gli studenti della scuola secondaria di primo grado del Trentino, orientati a simulare dinamiche di cyberbullismo sui social media e ad analizzare le possibilità di supporto alle vittime.
Il cyber-bullismo (forma di bullismo viene perpetrata tramite gli strumenti elettronici) è un fenomeno in crescita e in costante evoluzione. Una delle frontiere nel contrasto al fenomeno passa attraverso la realizzazione di tecnologie “intelligenti” capaci di offrire ai diversi stakeholder strumenti di analisi e intervento. Le applicazioni presenti sul mercato, tuttavia, raramente sono realizzate a partire da una analisi scientifica del fenomeno.
I risultati dello studio saranno utilizzati come base scientifica per realizzare strumenti tecnologici per l’individuazione precoce di fenomeni di bullismo online attraverso il monitoraggio dei social media e la comunicazione di consigli preventivi e raccomandazioni personalizzate per gli adolescenti tramite un assistente virtuale (chatbot).
Il premio assegnato ai ricercatori consiste, oltre che nella segnalazione e nel riconoscimento formale, nella pubblicazione dell'abstract sulla Rassegna italiana di Criminologia, l’organo ufficiale della società italiana di Criminologia, un abbonamento alla rivista, che pubblica studi e risultati di ricerche di Criminologia Clinica, Psicologia e Psichiatria forense, Sociologia della devianza, Politica criminale, e la partecipazione gratuita al prossimo congresso nazionale che si terrà a Modena nel 2019.
Il progetto CREEP è promosso e finanziato da EIT Digital nella linea di azione Digital Wellbeing, e coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler/TrentinoSalute4.0 di Trento (Unità di ricerca e-health e Digital Humanities Group), in partnership con il gruppo eCrime della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Trento, l'azienda italiana Expert System, il centro di ricerca francese INRIA e la startup tedesca Neuronation. La durata del progetto è di 12 mesi, da gennaio a dicembre 2018.
I due interventi in cui la Fondazione Bruno Kessler/TrentinoSalute4.0 e l'Università di Trento erano coinvolte:
1) Relazioni violente tra giovani in Internet. Come prevenire i possibili effetti negativi del cyber-bullismo grazie alle nuove tecnologie
Enrico Maria Piras, Serena Bressan, Andrea Di Nicola, Gabriele Baratto
Poster session - Giovedì 18 ottobre, h. 17.15
2) Relazioni violente tra giovani in Internet: conoscere cyber-bulli e cyber-vittime grazie alla ricerca quali-quantitativa ndrea Di Nicola, Gabriele Baratto, Enrico Maria Piras, Serena Bressan, Filippo Oncini Workshop - Venerdì 19 ottobre, h. 16.25