Prendere consapevolezza e trovare le modalità di esprimere il valore creato dal museo è un tema a cui il MUSE sta lavorando da tempo: “Il nostro ragionare, in cui si inserisce appieno questa serata – spiega Alberta Giovannini, che condurrà il dialogo tra le/i presenti – nasce dalla constatazione che la responsabilità sociale dei musei va perseguita in tutte le attività, compresa la gestione, introducendo criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Come MUSE ci stiamo impegnando per orientare in questo senso la programmazione strategica e il management e per diffondere internamente una cultura della sostenibilità pervasiva, che possa caratterizzare il nostro agire e conseguentemente creare un valore dimostrabile a tutti gli stakeholder. In questo senso, ad esempio, siamo impegnati nella redazione del bilancio di missione che si declina nelle tre diverse missioni scientifica, sociale ed economica. Non solo uno strumento di rendicontazione, ma un processo, di anno in anno in crescita e miglioramento”.
I temi dell’incontro
La sostenibilità economica rappresenta una dimensione cruciale per le istituzioni culturali, affinché possano mantenere le proprie promesse e continuare a svolgere il ruolo di servizio pubblico a beneficio della collettività.
Una gestione economicamente sostenibile, combinata alla produzione scientifica e a una fruizione più inclusiva e accessibile, è essenziale per garantire la sostenibilità in ogni ambito.
I musei, oggi, sono chiamati a adottare piani economici strutturati, modelli di business innovativi, bilanci di sostenibilità e di missione, progetti di fundraising e corporate fundraising per integrare le risorse messe a disposizione dalla Pubblica Amministrazione.
Altrettanto rilevanti sono la tipologia di governance, la relazione con gli stakeholder, la partecipazione a reti museali e culturali e l’opportunità di applicazione dell’Art Bonus. Fondamentale, infine, è la valutazione dell’impatto economico che le istituzioni generano sul territorio, contribuendo a un sistema culturale che sia non solo vivo, ma anche sostenibile a lungo termine.
Il libro: “Museologia del presente. Musei sostenibili e inclusivi si diventa”
La museologia del presente spinge a ripensare la valorizzazione e la gestione delle strutture museali: oltre alle funzioni tradizionali, è rilevante evidenziare l’importanza di una progettualità etica e responsabile strutturata su piani di sviluppo sostenibile.
Quello economico è il primo grado di sostenibilità: solo un museo gestito alla stregua di un’impresa può avere piani economici, business model e strategie su obiettivi misurabili per tenere fede alla propria mission.
L’istituzione museale evolve e si relaziona con gli stakeholder e con le nuove esigenze del pubblico generico: le nuove funzioni esaltano il carattere sociale e olistico del museo in quanto offre un servizio pubblico e protegge un pubblico interesse facilitando l’inclusione, l’accessibilità, la salute e il benessere psico-fisico. I musei sono, tra gli edifici che producono cultura, quelli più inquinanti; di fatto, rimangono in funzione H24.
La Biomuseologia ha come obiettivo diminuire drasticamente l’impatto ambientale nel rispetto delle linee guida del Codice dei Beni Culturali.