Giovedì, 26 Marzo 2020 - 20:17 Comunicato 638

Presentati nel corso della conferenza stampa giornaliera i numerosi progetti in corso per fronteggiare l'emergenza
Coronavirus: il Trentino è unito e fa sistema


I decessi da Coronavirus oggi sono 12, e portano il totale in Trentino ad 86. 121 i nuovi contagi, per un totale di 2122. Il trend del contagio è in calo per il secondo giorno consecutivo. I guariti sono 117. In terapia intensiva ci sono attualmente 66 persone, 33 in semi-intensiva.
“Vogliamo continuare ad accrescere il numero dei tamponi – ha detto il presidente Maurizio Fugatti nel corso della consueta conferenza stampa di aggiornamento – e per fare ciò, a servizio soprattutto del personale medico-sanitario, ci stiamo appoggiando alle nostre realtà scientifiche, come l’Università, Fbk, Fem e Cibio. Fino a qualche settimana fa nessuno puntava sui tamponi. Oggi le cose sono cambiate. In Trentino, anche raccogliendo le sollecitazioni che ci arrivano dall’Ordine dei medici, vogliamo raggiungere questo traguardo: 1500 tamponi al giorno, in linea con quello che stanno facendo le altre regioni. C’è inoltre un progetto: produrre mascherine e altro materiale protettivo ‘made in Trentino’, che stiamo sviluppando con l’appoggio di Confindustria Trento e di alcune imprese che hanno deciso di convertire parzialmente la propria produzione”.
Il Trentino, ha sottolineato il presidente Fugatti, "sta dimostrando di essere unito e capace di fare sistema, per superare quest'emergenza con il contributo di tutti".

A questo proposito il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini ha riferito degli sforzi che si stanno facendo per accrescere il numero dei kit disponibili per effettuare il tampone. Purtroppo i reagenti sono difficilmente reperibili. E’ stato trovato del reagente per effettuare manualmente la prima parte dell’operazione, con l’ausilio di una sessantina di persone che si sono messe a disposizione. Si pensa di arrivare nel prossimo futuro intanto all’obiettivo intermedio dei 1000 tamponi al giorno.

Nella giornata di oggi il presidente Fugatti ha incontrato anche la Federazione della cooperazione, per discutere del potenziamento dei negozi multiservizio. Da un lato dovrà essere curata la varietà di offerta di prodotti, con particolare riguardo ai prodotti trentini, dall’altra uno sforzo dovrà essere fatto per contenere i prezzi al consumatore. Sempre oggi anche incontri con l’Ordine dei farmacisti e con il Coordinamento imprenditori, per il varo di un Protocollo importante a servizio delle imprese.
Dal presidente della Provincia di nuovo un nuovo appello a medici e infermieri in pensione, perché possano tornare a prestare il loro operato, anche nelle case di riposo.
Situazione Terapie intensive: oggi vi sono a disposizione 64 posti a Trento e 29 a Rovereto, per un totale di 93 (erano 30 prima dell’inizio dell’emergenza). I posti occupati ad oggi sono come detto 66.
Domani è previsto fra l’altro un incontro con i medici di medicina generale.

L’assessore alla salute Stefania Segnana ha espresso soddisfazione per l’ottimo riscontro di “Trecovid19”. l’app sviluppata da Trentino 4.0, che a breve sarà disponibile per monitorare da remoto tutti i pazienti. Attualmente si sta sperimentando la tecnologia su una ventina di pazienti, che inseriscono i loro dati direttamente nell’applicazione.
Segnana ha riferito inoltre della situazione che si registra nel Centro Don Ziglio di Levico terme, in cui sono registrati casi di contagio sia fra i residenti che fra il personale. La struttura ospita 95 persone con disabilità di tipo psichico: gli ospiti vengono sottoposti a tampone con l’obiettivo si separare eventualmente le persone contagiate dal resto dei pazienti, e misure di protezione adeguate sono state assunte anche per il personale.

Il direttore dell’Apss Paolo Bordon ha detto che 85 persone dell’Azienda sono state colpite dalla malattia. Solo 4 sono state ricoverate. I dispositivi di protezione individuale stanno arrivando, anche grazie alle collaborazioni avviate fuori provincia, anche con la provincia di Bolzano. Da domani vi sarà un kit a disposizione per ogni medico di base ed ogni pediatra.
Bordon ha precisato che non vi è alcun input da parte dell’Apss a non ricoverare in rianimazione gli ultrasettantacinquenni contagiati. “Viene invece effettuata – ha detto - un’attenta valutazione, caso per caso, al fine di stabilire se un paziente, magari già molto debilitato, è in grado di sopportare un intervento particolarmente invasivo, quale è l’essere intubato. Il nostro Comitato Etico fornirà entro il fine-settimana delle linee guida a servizio al nostro personale medico, ma sottolineiamo che al momento sono disponibili dei posti di Terapia Intensiva, pertanto non ci sarebbe nessun motivo di dare disposizioni particolarmente restrittive per una categoria di pazienti”.

Il presidente Confindustria Trento Fausto Manzana ha ripreso il tema del progetto dei dispositivi di protezione individuale prodotti localmente. “Abbiamo cercato di mettere in rete le nostre imprese - ha detto – riconvertendo una decina di aziende per la produzione di mascherine, camici e copri scarpe. Essendo produzioni molto delicate è necessario prima ottenere la necessaria certificazione: dovremmo ottenerla la prossima settimana. Dovremmo riuscire a regime a consegnare circa 10.000 mascherine al giorno nonché camici in quantità significativa.
Enrico Nava, direttore del settore dell’Integrazione socio-sanitaria dell’Apss, ha riferito della situazione delle Rsa, mentre Daniele Penzo, direttore del settore Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Santa Chiara, ha esposto i progressi che si stanno realizzando nel potenziamento delle strutture di Terapia Intensiva.
Mariagrazia Zucalli dell’Unità operativa di igiene pubblica ha raccomandato infine di lavarsi bene le mani prima di condividere tastiere di Pc o altri strumenti di lavoro e disinfettare spesso le superfici prima di toccarle.

(mp)


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