Il direttore generale della Provincia, Paolo Nicoletti, è intervenuto per spieganre le procedure per il buono spesa: il nucleo familiare interessato alla domanda, troverà da domani una finestra dedicata sul sito www.provincia.tn.it e semplicemente cliccando potrà compilare digitalmente la domanda. Chi non dispone di un dispositivo con l’accesso a internet potrà richiedere supporto agli uffici periferici della Pat, all’ufficio informazioni centrale di piazza Dante o alle comunità di valle e ai comuni di Trento e Rovereto. Un vademecum con tutte le indicazioni verrà diffuso anche attraverso la rete dei comuni.
Il direttore generale di Apss, Paolo Bordon, ha ricordato che i posti in terapia intensiva sono stati triplicati, cosa che ha consentito di far fronte all’ondata del contagio della scorsa settimana, con una popolazione gravemente colpita. Ha poi ringraziato il personale di alta specialità, che si è messo a disposizione: “Il forte gioco di squadra ha garantito risultati eccellenti, di cui dobbiamo essere orgogliosi”, ha detto. Ha poi riferito che chi accede al pronto soccorso ha a disposizione un test rapido di tipo sierologico, che viene poi confermato dal tampone, che rimane il gold standard, per individuare se le persone sintomatiche sono affette da covid-19. 699 tamponi sono stati effettuati oggi, più di 12.000 dall’inizio della pandemia. La priorità rimane naturalmente il personale di pronto soccorso e quello sanitario e del mondo Rsa, assieme ai degenti delle stesse Rsa. Ad oggi sono 160 i positivi fra il personale sanitario, di cui 23 i medici della medicina territoriale. Infine Bordon, rispetto ai risultati di alcuni farmaci sperimentali, ha ribadito che “Ogni modalità terapeutica è presa in considerazione: cerchiamo di percorrere tutte le novità che propone il mondo scientifico, nel cui circuito siamo inseriti”.
Intense le testimonianze rese poi, nel corso dei collegamenti. Sandro Inchiostro, direttore dell’unità operativa di medicina generale e pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Valsugana, stimolato dalle domande del giornalista Giampaolo Pedrotti, ha parlato della riorganizzazione che ha interessato la struttura per far fronte all’emergenza. “Voglio ringraziare tutto il personale che ha creato percorsi sicuri: tutte le risorse dell’ospedale sono state convogliate nel reparto Covid e siamo in grado di supportare il carico di pazienti che arrivano”, ha detto. “L’impegno è massimo e direi che c’è anche un certo entusiasmo ed è molto importante: dobbiamo essere pronti ad andare avanti con forza, tranquillità e resistenza. La fatica c’è, ma è ancora sopportabile e ci consente di lavorare sui nostri pazienti in maniera adeguata”, ha concluso inchiostro. Quindi ha parlato Cinzia Cigalla, operatrice socio sanitaria che lavora in terapia intensiva a Trento. “Ci prendiamo cura del malato, ma non solo nella sua malattia, i malati non sono soli” ha detto. “La paura è nella quotidianità, per i malati, per noi, per i nostri familiari, ma cerchiamo di affrontarla con coraggio e sicurezza, con la nostra professionalità. Con questa epidemia è cambiata la nostra percezione: questa primavera 2020 lascerà un segno in noi, come persone. Possiamo però contare nell’affiatamento della nostra equipe, per supportarci a vicenda”.
In allegato: il vademecum per l'utilizzo delle mascherine