Mercoledì, 08 Aprile 2020 - 19:56 Comunicato 746

Oggi il tradizionale punto con la task force provinciale, al centro anche il percorso per far ripartire il Trentino
Coronavirus: 106 nuovi contagiati e 1001 tamponi

Oggi sono 106 i nuovi contagiati, un dato in leggero calo rispetto a ieri quando si erano registrati 125 positivi; di questi 99 con tampone e 7 senza, in totale sono stati 1001 i tamponi effettuati quindi il numero di positivi individuati rispetto ai tamponi è del 10%, la cifra più bassa finora raggiunta. Pesante rimane il numero delle perdite, 11 persone. Prosegue il calo della terapia intensiva, ad oggi vi sono 77 malati, ieri erano 78, mentre i ricoverati con ventilazione semi-invasiva sono 43 e quelli senza ventilazione sono 311, 1668 sono i malati presso il proprio domicilio e i casi nelle Rsa sono 411 con tampone positivo, complessivi sono invece 873. In totale i positivi in Trentino sono 3.342.
Sono questi i dati forniti durante il tradizionale punto con la task force provinciale: oggi vi erano il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute Stefania Segnana, il dirigente generale del Dipartimento Salute e Politiche sociali Giancarlo Ruscitti, il direttore del Dipartimento prevenzione Antonio Ferro e il direttore dell'Unità operativa di medicina d'urgenza e Pronto soccorso ospedale di Trento Claudio Ramponi, a moderare come sempre il responsabile dell'ufficio stampa della Provincia, Giampaolo Pedrotti.
“Se i dati di oggi confermano una sostanziale stabilizzazione, c’è un'altra vittima eccellente del coronavirus – ha esordito il presidente Fugatti – ovvero l’economia. Ancora non sappiamo quando potremo entrare nella fase due, ma sicuramente sappiamo che non sarà come prima, la nostra quotidianità sarà diversa. Proprio per sostenere la ripartenza abbiamo messo in campo una serie di azioni importanti, che abbiamo raggruppato con il nome, significativo, di ‘Riparti Trentino’. Si tratta di contributi, incentivi e proroghe pagamenti rivolti a imprese e famiglie per affrontare insieme questo momento di difficoltà causato dall’emergenza Covid-19”.

Fra gli incentivi il presidente Fugatti ha ricordato #ripresatrentino, misura a sostegno degli operatori economici per la sospensione delle rate di mutui o la loro rinegoziazione (info su: www.ripresatrentino.provincia.tn.it), con un valore delle linee di credito per le imprese pari a 250 milioni di euro. Ma anche il differimento del pagamento dell’IMIS, un risparmio per cittadini e imprese di 90 milioni di euro, il posticipo di tributi e tariffe comunali per un valore di 85 milioni di euro, oppure la sospensione di canoni di affitti e contratti di leasing messa in campo da Trentino Sviluppo e Patrimonio del Trentino che permette di tenere nelle tasche delle imprese 8 milioni di euro.
Il presidente Fugatti ha quindi concluso riprendendo uno dei temi di discussione a livello nazionale, quello del bonus aggiuntivo per il personale sanitario, evidenziando come vada riconosciuto a chi "si è speso in prima linea in questa emergenza".

Il dirigente generale Ruscitti è intervenuto sulla consegna delle mascherine, spiegando che vengono recapitate due mascherine per ciascun familiare, e che sono presenti anche negli esercizi commerciali aperti, ricordando però come in luoghi come banche e poste sia necessario il riconoscimento del cliente da parte dell'operatore. Infine il dirigente ha evidenziato come nel carcere la situazione sia sotto controllo e che il Dipartimento è in costante contatto con la struttura e i vertici.

Poi la testimonianza del presidente della Federazione Vigili dei Fuochi Volontari, Tullio Ioppi, che ha illustrato le modalità di consegna delle mascherine da parte dei volontari: "Abbiamo voluto dare una mano alla nostra comunità, siamo riusciti anche perché gli interventi sono diminuiti e molti dei nostri ragazzi sono a casa in questo periodo di emergenza". Il presidente ha poi ricordato gli interventi a supporto del 118 per il coronavirus: "I nostri volontari intervengono con protezioni speciali che garantiscono la loro incolumità, siamo abbastanza tranquilli perché c'è il Corpo permanente perfettamente addestrato e poi accanto a questo vi sono 286 nostri volontari che hanno intrapreso percorsi particolari di formazione proprio per intervenire nelle situazioni diverse, come per la fuoriuscita di sostanze tossiche o, appunto, per contagio da virus". 

A parlare della situazione del Pronto Soccorso dell'ospedale di Trento è stato poi il direttore Ramponi: "Abbiamo avuto un notevole calo degli ingressi, soprattutto per i codici bianchi e verdi", ha commentato il dottor Ramponi che ha spiegato come il Pronto Soccorso sia stato riorganizzato in un pomeriggio, individuando un nuovo punto di accesso per i malati Covid-19.

L'assessore Segnana ha fatto il punto sui numeri comune per comune, spiegando anche che stanno procedendo le richieste per il bonus alimentare. "Le domande raccolte da lunedì scorso ad oggi ore 16 sono state complessivamente 9.162 - ha commentato l'assessore - che sono state inviate alla valutazione dei servizi sociali a partire dalle 13 di oggi. I servizi sociali hanno già approvato 535 domande che verranno trasmesse ad Apapi - l'Agenzia provinciale per l'assistenza e la previdenza integrativa per la liquidazione. Sul fronte Rsa - ha concluso Segnana - l'attenzione è massima, abbiamo una task force al lavoro, con la quale teniamo contatti costanti, vogliamo dare tutto il supporto possibile alle nostre Residenze per anziani in questo momento così critico".

Infine al dottor Ferro il compito di parlare di vaccini e nuovi farmaci: "Il vaccino attualmente in sperimentazione negli Stati Uniti verrà somministrato su una quarantina di volontari, per il momento ha dato risultati buoni nel mondo animale. I tempi però sono quelli di altri vaccini, se la sperimentazione andrà a buon fine prima di vederlo sul mercato ci vorranno 12-18 mesi". Ferro ha anche risposto alla domanda su come si diffonde il contagio: "Oggi vi sono un centinaio di casi, 15 di questi derivano dalle Rsa, ne abbiamo poi 14 dal pronto soccorso, si tratta sicuramente di persone che stavano già male e si sono aggravate, quindi il loro contagio risale ad una quindicina di giorni fa. Ne rimangono 70, di essi circa la metà derivano da un contagio in ambito familiare, per i rimanenti è invece difficile riuscire a trovare la causa, il contatto è avvenuto all'esterno, in modo estemporaneo e in ambienti pubblici. Questi ultimi sono i casi più complicati che ci fanno dire come sia fondamentale rimanere a casa". Infine il dottore ha puntato l'attenzione sul record di oggi, con i mille tamponi fatti: "E' il numero più alto, a fronte di una percentuale di positività sui tamponi pari al 10%, ovvero un centinaio di casi, il minimo storico".

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(at)


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