“Di fronte ai bisogni e alle necessità che oggi crescono, penso, ad esempio all'invecchiamento della popolazione, - ha detto Tonina - dobbiamo dare alle persone risposte concrete. La politica deve capire e sostenere il vostro lavoro, trovando le modalità per collaborare al fine di dare soluzione ai problemi che affrontate quotidianamente. La cooperazione, e quella sociale in modo particolare, è un elemento distintivo della nostra Autonomia. Consapevole di questo, la Giunta provinciale, con atti politici ed azioni concrete, ha già dimostrato un pieno riconoscimento dell'importanza del sistema cooperativo e di quello delle cooperative sociali in particolare. E’ un settore – ha aggiunto – dove non si può improvvisare, nel quale avete saputo costruire risposte concrete a bisogni complessi”. Tonina, infine, ha invitato la cooperazione sociale a fare un ulteriore sforzo, proponendo idee alla politica in un'ottica di progettazione comune. “Dobbiamo saper costruire una rete e fare sistema, alimentando – ha concluso – nuova intraprendenza attraverso l’innovazione”.
Nel 2018 – è stato ricordato nel corso del seminario – 24 mila persone hanno usufruito dei servizi delle cooperative sociali, a questi si aggiungono i beneficiari di sportelli, trasporto e ulteriori servizi alla comunità, per arrivare a un totale di oltre 42.000 persone. Si tratta in prevalenza di giovani (circa 11.200 nella fascia 6-24 anni), bambini in età prescolare (2.600) e anziani (più di 3.700 over 65). Le cooperative sociali d’inserimento lavorativo (18 sulle 48 partecipanti alla rilevazione) hanno offerto occupazione complessivamente a 1700 persone svantaggiate (di cui più del 40% a tempo indeterminato) nell’ambito delle varie azioni e politiche occupazionali, agendo prevalentemente nei settori delle pulizie e della conservazione del paesaggio ma anche nei campi della ristorazione, della lavanderia e della manifattura. Occasioni lavorative di cui hanno beneficiato prevalentemente persone con disabilità fisica (44%), psichica o psichico-sensoriale (36,3%), con dipendenze (13%) ma anche detenuti (5%).