Il Protocollo prende le sue mosse da alcune forme di collaborazione fra la Provincia e la Procura della Repubblica in materia di contrasto ai fenomeni criminosi che riguardano il territorio trentino. Una collaborazione ormai consolidata in settori come quello ambientale e della sicurezza del lavoro, dove la collaborazione si esplica sia con la messa a disposizione diretta di personale specializzato, sia con l’avvalimento di personale in servizio nelle strutture provinciali. Da oltre un decennio è inoltre attiva una significativa collaborazione, anche con altre istituzioni, in materia di contrasto alla violenza contro le donne.
Recentemente poi il manifestarsi anche sul territorio provinciale di fenomeni criminosi pericolosi e preoccupanti riguardanti la criminalità organizzata o comunque più in generale la criminalità economica e quella tecnologica, ha messo in contatto la Procura e la Provincia in più occasioni. Si è instaurato un confronto informale al quale oggi, attraverso il Protocollo, si dà forma stabile e organizzata.
Queste le finalità del Protocollo:
- promozione di azioni sinergiche volte al rafforzamento delle misure di contrasto ai fenomeni criminosi che riguardano il territorio provinciale, al fine di valorizzare gli strumenti a disposizione e supportare il lavoro delle istituzioni coinvolte;
- monitoraggio e conoscenza dei fenomeni criminosi rilevati sul territorio trentino che hanno un alto impatto sulla vita civile ed economica della cittadinanza e delle istituzioni che la rappresentano;
- individuazione delle opportune forme di coinvolgimento delle strutture della Provincia e del personale ad esse assegnato a supporto delle attività di indagine realizzate dalla Procura della Repubblica di Trento.
Le azioni da realizzare sono costituite da momenti di incontro fra la Procura e la Provincia per l’esame delle situazioni di interesse e l’inoltro da parte della Provincia alla Procura di segnalazioni riguardanti situazioni meritevoli di approfondimento.
Per armonizzare le rispettive attività e verificare lo stato di attuazione degli obiettivi previsti dal Protocollo d’intesa è costituito un gruppo di lavoro permanente; ai componenti del Gruppo di lavoro non spettano compensi o rimborsi spese.
Riprese e immagini a cura dell'Ufficio Stampa