
"Si deve inoltre evidenziare - prosegue l'assessore Segnana - che la Consigliera di parità non opera in solitudine, ma è supportata dall’Ufficio pari opportunità della Provincia, che segue tutti gli aspetti gestionali e amministrativi garantendo il funzionamento del servizio e l’attività della Consigliera.
Sulla base di tali considerazioni mi sorprendono alquanto le dichiarazioni di questi giorni di chi ha ricoperto l’incarico quest’ultima legislatura, circa il loro impegno in qualità di Consigliera/e di parità nel lavoro considerando che nel corso del loro mandato hanno potuto continuare a svolgere anche la propria attività professionale. Rispetto a tale aspetto, la Giunta provinciale è disponibile a valutare se un’effettiva totale disponibilità nei confronti dell’utenza – unica e reale priorità - possa essere meglio soddisfatta con un rapporto di tipo esclusivo, incompatibile con altre attività professionali.
Sempre in considerazione dell’importanza e della delicatezza dei temi trattati dalla Consigliera di parità nel lavoro - spiega ancora l'assessore provinciale - è necessario sottolineare che le risorse risparmiante per l’indennità verranno impiegate per la definizione di iniziative e progetti nel medesimo ambito, che saranno realizzate anche attraverso le sollecitazioni del Consigliera di parità. La Giunta provinciale ha infatti condiviso l’ordine del giorno proposto dal consigliere Paolo Ghezzi, approvato in sede di manovra di assestamento, in base al quale sono già allo studio specifiche iniziative volte a promuovere una maggiore conoscenza degli strumenti che le donne hanno per difendersi dalla violenza di genere e dalla discriminazione, soprattutto sui luoghi di lavoro, nonché attività e progetti da realizzarsi sul territorio in collaborazione con le altre amministrazioni pubbliche.
Sulla base delle predette considerazioni - conclude l'assessore Segnana - mi pare che le scelte della Giunta provinciale non possano essere criticate, ma attribuiscano alla figura dalla Consigliera di parità un corretto ed equilibrato riconoscimento per l’assoluta rilevanza dell’attività svolta a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori".