
L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo nell’attuazione del Progetto provinciale per la defibrillazione precoce, promosso dalla Provincia autonoma di Trento e portato avanti da Apss, con l’obiettivo di diffondere capillarmente i DAE sul territorio e garantirne un utilizzo tempestivo nelle situazioni di arresto cardiaco improvviso.
Accanto ai dispositivi, cresce anche la preparazione delle persone. Grazie all’accordo operativo sottoscritto, i defibrillatori saranno a disposizione degli operatori della Guardia di Finanza per essere impiegati nelle attività istituzionali. Contestualmente, è stato ampliato a 40 militari il numero dei destinatari della formazione su rianimazione cardiopolmonare e uso del DAE, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale (Legge 116/2021) e dalla disciplina provinciale (deliberazione della Giunta provinciale n. 1648/2018).
Con questa consegna si amplia ulteriormente la rete del pubblico accesso alla defibrillazione, un sistema che integra cittadini e istituzioni nella cosiddetta «catena della sopravvivenza», aumentando le probabilità di salvezza in caso di arresto cardiaco improvviso.
«La disponibilità di questi ulteriori defibrillatori – ha commentato il Colonnello Danilo Nastasi, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trento – rappresenta un esempio tangibile di collaborazione tra istituzioni dello Stato e del territorio, unite dalla medesima missione di tutela e sicurezza della collettività».
Per il direttore di Trentino Emergenza Andrea Ventura «la diffusione capillare dei defibrillatori e la formazione di persone in grado di utilizzarli rappresentano un investimento concreto in sicurezza: ogni nuovo DAE e ogni cittadino addestrato significano maggiori possibilità di salvare vite».
L’iniziativa conferma la volontà dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e della Provincia autonoma di Trento di promuovere la cultura del primo soccorso e di diffondere strumenti salvavita in grado di rendere più sicuro l’intero territorio.