Mercoledì, 13 Giugno 2018 - 17:42 Comunicato 1469

“Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO”
Concretezza e gestione unitaria del Bene: il progetto della Fondazione Dolomiti UNESCO finanziato dal Fondo Comuni Confinanti

Due milioni e mezzo di Euro per un progetto della durata di cinque anni, basato su due elementi cardine: la concretezza e il rispetto dell'unitarietà del Bene UNESCO. Ci sono iniziative già avviate, che necessitano solo di essere portate a compimento, ma anche sogni nel cassetto che attendevano di diventare realtà, tra le azioni che la Fondazione Dolomiti UNESCO potrà concretizzare grazie al finanziamento concesso dal Fondo Comuni Confinanti.
Il progetto è stato presentato a Belluno alla presenza del Presidente del Fondo Comuni Confinanti on. Roger De Menech, del vice presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO e assessore della Provincia autonoma Mauro Gilmozzi, del presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin e del direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO Marcella Morandini.

“Il Fondo Comuni Confinanti” - ha ricordato l’assesore Gilmozzi - è nato per favorire un approccio trasversale alla gestione dei territori montani e attenuare le differenze date dai confini amministrativi. La Fondazione Dolomiti UNESCO, individuata come destinataria diretta di un progetto strategico di area vasta, può rinsaldare ulteriormente la sua funzione di piattaforma di confronto e sperimentazione a livello interregionale, ben consapevoli del fatto che per UNESCO il Bene Dolomiti è unico, dal Brenta alle Dolomiti Friulane”.

Promuovere le eccellenze geologiche del territorio e il geoturismo, realizzare una rete di produttori di qualità, lanciare la piattaforma comune per la consultazione degli orari del trasporto locale, sviluppare ulteriormente il progetto Dolomiti Accessibili dedicato alla disabilità, realizzare nuove iniziative editoriali come la traduzione in diverse lingue della guida Lonely Planet dedicata alle Dolomiti, proseguire l'attività di formazione, con il coinvolgimento di soggetti del territorio come la Fondazione Angelini di Belluno, promuovere ulteriormente il portale visitdolomites.com che con il suo “trek finder” consente delle straordinarie passeggiate virtuali, mettere in rete rifugi, parchi e musei, organizzare eventi come (per citare il più vicino in ordine di tempo) la rassegna “Incontri d'alt(r)a quota” che quest'anno toccherà tre rifugi bellunesi come il Galassi, il Dal Piaz e il Berti con la presenza di alcuni chef stellati.

Il rispetto dell’unitarietà del Patrimonio UNESCO, in particolare, è un principio irrinunciabile per la gestione del Bene: le iniziative infatti devono essere indirizzate all'intero Patrimonio UNESCO, favorendo l'integrazione tra le sue parti. I risultati del progetto, quindi, non andranno valutati sulla base del successo delle singole iniziative, o delle singole ricadute sui singoli territori, ma sulla base del raggiungimento o meno di obiettivi come il riconoscimento delle Dolomiti come un “unicum” da parte dei residenti e dei visitatori, l'aumento della consapevolezza negli operatori del turismo, negli amministratori e nelle comunità, il miglioramento della collaborazione tra le valli. In sostanza, la capacità o meno di favorire lo sviluppo e la valorizzazione congiunta dell'intero territorio dolomitico.

Le azioni messe in campo saranno importanti e avranno ricadute anche e soprattutto per la Provincia di Belluno, sia perché è il territorio nel quale è presente la maggior parte del Bene UNESCO, sia perché può trarre i maggiori vantaggi da un'azione in rete con gli altri territori, al fine di ridurre le distanze generate dalle diverse forme amministrative.

Nel complesso si tratta di iniziative che puntano a conservare attivamente il Patrimonio, promuovere il turismo sostenibile, accrescere la consapevolezza nelle comunità locali e favorire la gestione in rete il Bene, nella consapevolezza che la Fondazione non è un ente di promozione turistica e non è un organismo di controllo. Il lavoro che svolge è quello di una quotidiana tessitura di reti, progetti e buone pratiche, che mirano a realizzare gli obiettivi della Strategia Complessiva di Gestione attraverso la partecipazione attiva dei territori. Una Strategia elaborata grazie al fondamentale contributo di tutti quei cittadini che hanno preso parte alla sua stesura, attraverso il processo partecipativo #Dolomiti2040.



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