
Argentino di nascita, laureato in economia all'Università di Buenos Aires e ora professore di Business Administration ad Harvard, Di Tella con l'aiuto di grafici e tabelle ha spiegato come la scolarizzazione sia inversamente proporzionale alla voglia di protezionismo e come le donne tendano ad essere più protezioniste degli uomini. E poi, sebbene in generale i sostenitori di Clinton abbiamo una minor "voglia di protezionismo", nel momento in cui vengono sottoposti ad uno shock rispetto al mercato del lavoro diventino "protezionisti tanto quanto un normale sostenitore di Trump". Analoga reazione si ha fra le persone più scolarizzate che, sottoposte a uno shock, si ritrovano ad "essere attirate dal protezionismo".
In sostanza, come ha concluso Occorsio, Rafael Di Tella ci ha spiegato come "la vittoria di Trump dimostra che una certa anima protezionista sia in qualche modo da ritrovare in tutti noi".
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