
Ricomposta a Trento nell’arco del decennio 2012-2021 grazie alla generosità della Farmigea Holding srl e dei figli della contessa Maria Fede Caproni, che hanno reso possibile l’acquisizione al patrimonio provinciale di svariati fondi fotografici, archivistici e librari, la Collezione Caproni rientra oggi tra le più importanti raccolte a tema aeronautico a livello internazionale e comprende non solo aeromobili (conservati per intero e per parti significative), ma anche una ricca collezione d'arte a tema aeronautico, almeno 4.000 metri lineari di archivi, alcune centinaia di migliaia di fototipi, una biblioteca di 15.000 volumi e circa 100.000 disegni tecnici di progetto.
Gianni Caproni nacque ad Arco, nella frazione di Massone, dove realizzò il suo primo velivolo a motore nel 1910, in una fase pionieristica dell’aviazione, prima di trasferirsi a Cascina Malpensa. Il gruppo Caproni fu tra i protagonisti indiscussi del mondo dell’aviazione e dell’industria italiana a partire dalla Prima guerra mondiale. E fu con grande lungimiranza che sin dalle origini Gianni Caproni decise l’accantonamento all’interno delle sue officine degli apparecchi più importanti da lui progettati via via che questi venivano superati. Questo portò alla costituzione della più antica collezione di aeroplani al mondo, primato che nel 1927, anno della fondazione – a Taliedo (Milano) – del Museo Aeronautico Caproni, si accompagnò a quello di primo museo aziendale italiano.
Giovedì alle 17.30 si terrà anche una messa presso la Chiesa Collegiata di Arco in ricordo della figura di Gianni Caproni, conte di Taliedo. Sempre giovedì infatti, nel corso di una cerimonia che si svolgerà in forma privata, saranno deposte le spoglie della famiglia Caproni presso il cimitero di Massone.