
“Una strategia per rigenerare le terre alte e dare nuova speranza di futuro ai piccoli comuni montani trentini, colpiti da spopolamento e denatalità”: questa, in sintesi, la mission dell’innovativo e sperimentale progetto nato due anni fa. Gli attori coinvolti sono Provincia autonoma di Trento (Agenzia per la coesione sociale, Servizio politiche della casa, UMST- Unità di missione strategica Innovazione Settori Energia e Telecomunicazioni), Comune di Canal San Bovo, Comunità di Primiero, ITEA spa, Fondazione Franco Demarchi, con il supporto del Manager territoriale del Distretto famiglia e del Piano giovani del Primiero. Il secondo bando nel 2021 ha visto protagonista il comune di Canal San Bovo, dopo Luserna nel 2020, e domani la tanto attesa cerimonia di consegna delle chiavi alle 5 nuove famiglie che porteranno nella piccola comunità primierana 10 bambini per dare lancio a nuove prospettive di crescita.
La consegna delle chiavi si terrà alle ore 11.00 alle 12.30 presso il Teatro parrocchiale di Caoria.
A dare il benvenuto alle famiglie saranno presenti il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, l’assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, il presidente di Itea spa Francesca Gerosa, il presidente della Fondazione Franco Demarchi Federico Samaden, il dirigente generale dell’Agenzia per la coesione sociale della Provincia autonoma di Trento Luciano Malfer e, in rappresentanza del territorio del Primiero, il sindaco del Comune di Canal San Bovo Bortolo Rattin e il commissario della Comunità di Primiero Roberto Pradel.
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