
Un ringraziamento alle penne nere è arrivato anche dal presidente del Consiglio Regionale Roberto Paccher, che ha sottolineato come “Gli alpini ci sono sempre, generosamente a al servizio degli altri”. Il sindaco Leonardo Ceccato ha ricordato la storia della chiesetta: “Un voto, una promessa fatta e mantenuta per quanto successo durante la guerra. Da 40 anni è qui a ricordarci, mai come in questi anni, l’inutilità delle guerre e le sofferenze che portano. Per noi cintesi rimane un posto del cuore”.
Nel suo intervento il capogruppo Alfredo Mezzanotte ha spiegato come la chiesetta di Monte Mezza non sia una semplice costruzione ma un simbolo di memoria, dedizione e solidarietà, a testimonianza concreta di come una promessa fatta in tempi di guerra possa trasformarsi in un’opera che parla anche alle generazioni future. Una chiesetta, è stato ribadito, che custodisce il ricordo di quei giovani soldati ritornati a casa, ma soprattutto la memoria di quelli che diedero la vita per garantire alle generazioni future pace e libertà.
La giornata si è aperta con la sfilata verso la chiesetta, l’alzabandiera e gli onori ai caduti. Quindi la celebrazione della messa da parte di don Claudio Ferrari e don Carlo Busana, allietata dai canti del coro parrocchiale. Infine il rancio alpino nel teatro tenda comunale del centro sportivo del paese e, nel pomeriggio, l’esibizione della Banda sociale di Pieve Tesino e del Coro “Monte Coppolo” di Lamon.
La storia della chiesetta. Tutto inizia da una promessa fatta da alcuni giovani soldati cintesi mandati in Galizia sul fronte russo durante la Prima Guerra Mondiale: “Se usciamo vivi da questo inferno erigeremo a ricordo una chiesetta”. Finita la guerra e superati i problemi della ripartenza, vari comitati promotori cercarono senza successo di realizzare il progetto della chiesetta. L’ultimo comitato risale al 1974 e sembrava destinato a fallire come i precedenti. Il Gruppo Alpini di Cinte Tesino decise di far propria l’iniziativa; animate da spirito di sacrificio e determinazione, le penne nere si mobilitarono per dare il via al progetto, trasformando quella promessa in realtà. Il Gruppo ereditò dal precedente comitato la somma di 199.000 lire, il Comune mise a disposizione un terreno in località “Crose” di Monte Mezza, l’ingegnere Mario Bua di Pieve Tesino donò il progetto e la ditta Renato Casarotto di Villa Agnedo si offrì di costruire gratuitamente le opere murarie. Nel 1981, sotto la guida del neo eletto capogruppo Cipriano Ceccato, il progetto ricevette nuova linfa ed entusiasmo: grazie a varie sottoscrizioni e alla generosità dei cintesi, si raccolsero ulteriori fondi; inoltre gli alpini del gruppo decisero di autotassarsi, mettendo a disposizione la cifra di 100.000 lire ciascuno. I lavori iniziarono nel mese di maggio 1983 e gli alpini vi dedicarono 2.350 ore di lavoro volontario. Il giorno di ferragosto del 1985 la chiesetta venne inaugurata con la funzione religiosa celebrata da don Tullio Bua di Cinte Tesino ed in concomitanza si celebrò anche il 25° anniversario di fondazione del Gruppo, avvenuto il 31 luglio 1960. Si decise inoltre che la chiesetta fosse aperta al culto religioso tutte le domeniche nei mesi di luglio e agosto, con la celebrazione della messa.
Fotoservizio e filmato a cura dell’ufficio stampa
Download qui