Mercoledì, 17 Maggio 2023 - 13:30 Comunicato 1380

Ieri sera al Teatro "Gigi Cona" un evento organizzato da ACLI in collaborazione con la Circoscrizione locale
Chiusura del ciclo dei rifiuti, incontro a Gardolo con il vicepresidente Tonina

Un momento di confronto e partecipazione per condividere con la popolazione le scelte in merito alla gestione dei rifiuti: un tema importante per il futuro dei nostri territori, che ieri sera è stato al centro di un'assemblea pubblica organizzata dalla locale Circoscrizione comunale e dal Circolo ACLI Gardolo. Presente il vicepresidente e assessore all'ambiente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, che ha fatto il punto sull'addendum del quinto aggiornamento del Piano provinciale e posto al centro del dibattito le possibili scelte in merito al processo finale del trattamento dei rifiuti in Trentino.
Ha introdotto la serata con una puntuale relazione tecnica Chiara Lo Cicero, sostituto direttore dell'Unità organizzativa rifiuti e bonifica dei siti inquinati di Appa, l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente, per la quale era presente in sala anche il direttore generale Enrico Menapace.
"In Trentino le discariche hanno ormai completato il loro percorso, penso a Monclassico e a Imer ormai chiuse, ma anche alla bonifica avviata per la Maza di Arco e a Ischia Podetti, che solo ancora per poco potrà accogliere una quantità limitata di rifiuti: tutti siti che la Provincia ha necessità di tenere sotto controllo per il rischio inquinamento, che rappresentano una modalità di gestione da superare e che, tra l'altro, comporta costi altissimi rispetto ad altri sistemi collaudati", ha esordito Tonina.
All'incontro hanno partecipato anche Ezio Facchin, assessore esterno con delega in materia di transizione ecologica, mobilità, partecipazione e beni comuni del Comune di Trento e il presidente del circolo ACLI di Gardolo Marco Ianes. Presenti Gianna Frizzera, presidente della Circoscrizione 01-Gardolo, che ha rivolto un saluto iniziale e il vice presidente vicario del locale Circolo ACLI Claudio Scaramuzza.
Un momento dell'incontro pubblico organizzato al teatro di Gardolo sulla gestione dei rifiuti. Secondo da destra il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina; a fianco l'assessore del Comune di Trento Ezio Facchin. A sinistra: Chiara Lo Cicero di Appa e Marco Ianes presidente circolo ACLI di Gardolo [ Archivio Ufficio Stampa Pat]

"Mi sento in dovere di ringraziare Appa per la professionalità e il senso di responsabilità che hanno caratterizzato il lavoro di aggiornamento del Piano provinciale dei rifiuti - ha detto Tonina. "Abbiamo voluto garantire la massima partecipazione presentando sul territorio un documento che ha affrontato tutte le problematiche in modo approfondito e abbiamo incontrato le persone, gli amministratori comunali e di comunità, le categorie economiche, le associazioni, i giovani in particolare, perché ci interessa capire come i trentini vorrebbero che i rifiuti fossero gestiti e come la pensano le giovani generazioni su questo tema, verso il quale sono molto interessati e soprattutto propositivi. Oggi la tecnologia legata agli impianti di termovalorizzazione è ampiamente migliorata, le emissioni sono di gran lunga al di sotto dei limiti di legge e il rischio inquinamento sicuramente minore rispetto ad altre fonti come il traffico autostradale o il riscaldamento domestico. Ne abbiamo avuto prova proprio ieri in occasione di una visita all'impianto di Bolzano, che consiglierei a tutti i cittadini, per comprendere come lo smaltimento dei rifiuti è gestibile in tutta sicurezza attraverso quella tecnologia". Come ha spiegato ancora il vicepresidente, "l'alternativa è l'esportazione dei nostri rifiuti, estremamente costosa e, a parer mio, neppure corretta dal punto di vista etico. La Provincia ha impegnato 4 milioni di euro per evitare che i costi di gestione ricadessero sui cittadini in questo periodo così difficile, ma il problema va affrontato: non possiamo pensare di far smaltire ad altri i nostri rifiuti, per questo è importante trovare il modo migliore per condividere le scelte relative all'impianto, nel rispetto dei territori. Certamente il Trentino non può pensare di realizzare un impianto che non offre garanzie. Questo non esclude un maggiore impegno nella quantità e soprattutto nella qualità della raccolta differenziata. Da questo punto di vista credo anzi che si debba continuare a fare cultura e trasmettere alle famiglie e ai cittadini, a partire dalle scuole, le indicazioni per un corretto smaltimento dei rifiuti domestici. Lo dobbiamo anche ai nostri giovani e al loro futuro". Tonina ha anche ricordato che i temi della tutela dell'ambiente e del paesaggio, legati a quelli della gestione dei rifiuti, sono stati ampiamente condivisi in Trentino e hanno trovato un interesse trasversale a partire dagli stati Generali della Montagna del 2019.
Nel corso della serata è stato posto all'attenzione, sia da parte dei cittadini che dei relatori sul palco, di quali siano le possibili soluzioni: l'Università di Trento e FBK, che hanno condotto studi in materia, hanno prospettato le diverse implicazioni sulla scelta dell'impianto, tra termovalorizzatore e gassificatore. Tonina si è comunque impegnato a far sì che anche quest'ultima alternativa possa essere presa in considerazione, pur sottolineando che si tratta di una tipologia che al momento non offre pari garanzie e che comporterebbe una fase di sperimentazione sul territorio.

Fotoservizio e immagini a cura dell'Ufficio Stampa

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(sil.me)


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