
C’è chi gli ha chiesto chi gliel’ha fatto fare. Dalla West Coast americana a Roma, per digitalizzare la burocrazia italiana. Diego Piacentini, 58 anni, milanese, laureato alla Bocconi, ha reclutato 29 giovani nel suo staff. Da data scientist a designer. Scremati a 150 da 3000 candidature. “In America a 58 anni ero uno dei più vecchi, a Roma sono uno dei più giovani alle riunioni” ha scherzato. Il piano triennale per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione prevede l’anagrafe unica nazionale degli ottomila comuni italiani, l’identità digitale dei cittadini, per dialogare con gli enti pubblici con un unico username e un’unica password, ma anche piattaforme di pagamento digitale. Pagare una multa con l’home banking deve essere facile come fare un acquisto su un sito di e-commerce. “Ho trovato tante amministrazioni che avevano firmato convenzioni per la digitalizzazione, ma non l’avevano applicata” ha spiegato Piacentini. Tipica idiosincrasia italiana: ci sono le norme, ma non gli strumenti pratici. Anche la fatturazione elettronica per Piacentini non deve essere un progetto a termine, ma adeguarsi alla tecnologia che cambia continuamente. Agenzia delle Entrate e INPS hanno già aderito a molte tecnologie digitali abilitanti. “Plaudo alla nuova normativa europea sulla privacy, iL Gdpr” ha detto ancora Piacentini, che ha concluso spiegando come ad oggi sia stato fatto il lavoro idraulico, di infrastrutturazione, quello meno visibile, ma sul quale si dovrà continuare nei prossimi anni.