
La normativa nazionale prevede l'obbligo per i medici che forniscono la prima assistenza a un lavoratore infortunato o affetto da malattia professionale di rilasciare un certificato e inviarlo telematicamente all'Istituto assicuratore.
Dal 2019, la legge di bilancio stabilisce che l'INAIL trasferisca 25 milioni di euro all'anno al Fondo sanitario nazionale per la compilazione e l'invio telematico dei certificati medici di infortunio e malattia professionale, effettuati dai medici e dalle strutture sanitarie del Servizio sanitario nazionale. Questo importo viene versato nel bilancio dello Stato e successivamente distribuito tra le regioni e le province autonome in base alla ripartizione delle risorse.
Attraverso accordi nella Conferenza Stato-Regioni, queste risorse trasferite dall'INAIL dal 2019 al 2023 sono state ripartite, indicando anche le quote per la Provincia autonoma di Trento, che però non partecipa a tale riparto.
Attraverso la deliberazione odierna sono state individuate risorse provinciali pari a complessivi 1.140.881 euro, di cui 353.673,11 euro per la categoria dei medici di assistenza primaria a ciclo di scelta e 787.207,89 euro per i medici dipendenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Gli arretrati trovano copertura con gli stanziamenti messi a disposizione con la manovra di Assestamento al Bilancio 2024 – 2026 da poco approvata.
L'Azienda provinciale per i servizi sanitari potrà ora procedere ad assegnare il compenso forfettario annuo spettante ai medici di assistenza primaria a ciclo di scelta in applicazione del vigente Accordo Collettivo Nazionale e delle direttive indicate nella deliberazione oggi approvata.
Il riconoscimento dei compensi spettanti ai medici dipendenti dell'Azienda sanitaria è demandato al tavolo contrattuale previa direttive provinciali all'Agenzia provinciale per la Rappresentanza Negoziale (A.P.Ra.N) .