
Per l’ingente fabbisogno finanziario connesso alla realizzazione dell’opera (circa 113 milioni di euro), oltre a una ridotta quota di risorse in conto capitale della Provincia, ha provveduto Cassa del Trentino - in ragione dello stato di avanzamento dell’opera - mediante l’attivazione - nel limite massimo ammissibile (circa il 50%) - di risorse della Banca Europea per gli investimenti; per la quota residua Cassa ha perfezionato due contratti con le banche selezionate mediante appositi confronti concorrenziali aggiudicati nel 2021 a Volksbank / Banca Popolare dell'Alto Adige S.p.A. e ora a Banco BPM. Tutte le operazioni di indebitamento sono regolate a tasso fisso.
L’interesse delle banche all’operazione, oltre che in considerazione dell’elevato merito di credito di Provincia e Cassa, è stato favorito dalla tipologia di investimento “green”. Il Depurazione Trento Tre tratterà le acque reflue provenienti dalla parte meridionale della città di Trento (con la conseguente chiusura dell’impianto di depurazione di Trento Sud), nonché le comunità limitrofe di Romagnano, Mattarello, Aldeno, Garniga, Calliano e Besenello. A regime, l’impianto sarà in grado di trattare fino a 6.000 mc/ora di fognatura nera; la linea di trattamento del fango di risulta è progettata per il recupero del biogas, con il quale sarà possibile produrre energia elettrica, coprendo fino a circa il 30% del fabbisogno dell’impianto.
Per l’individuazione dell’operatore interessato alla concessione del finanziamento, Cassa del Trentino ha attivato la procedura del confronto concorrenziale che consente di ridurre al minimo l’esborso di risorse pubbliche, oltre che di operare con la massima trasparenza; a seguito della pubblicazione dell’Avviso (4 maggio), alla scadenza dei termini è stato riscontrato l’interesse di 4 operatori finanziari, poi invitati a presentare offerta vincolante entro lo scorso 15 luglio. Al fine di promuovere la massima concorrenza e, dunque, ottenere le migliori condizioni finanziarie, nell’avviso e nella lettera di invito ad offrire è stato precisato che il confronto concorrenziale sarebbe stato aggiudicato in base al criterio del prezzo più basso offerto dalle banche, a condizione che tale tasso fosse inferiore a quello quotato da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.. Nella seduta pubblica del 15 luglio si è individuato in Banco BPM il miglior offerente.
Particolare soddisfazione esprime il Presidente di Cassa del Trentino, Marco Radice, per il perfezionamento dell’operazione che – pur in un contesto di mercato particolarmente difficile e teso, caratterizzato dalla forte incertezza politica che ha visto una decisa impennata dei rendimenti Btp – ha consentito alla Società di garantire supporto alla realizzazione di investimenti strategici sul territorio trentino a condizioni molto competitive. Francesco Minotti - Responsabile Istituzionali, Enti e Terzo Settore di Banco BPM - ha espresso altrettanta soddisfazione ricordando l’attenzione della banca ai finanziamenti di infrastrutture che siano al servizio delle Comunità ed in particolare a quei finanziamenti che contribuiscono a salvaguardare l’ambiente da sempre al centro della strategia di Banco BPM.