Venerdì, 19 Maggio 2017 - 12:42 Comunicato 1220

Quattro deliberazioni a cavallo tra protezione civile, gestione ambientale e urbanistica
“Carte della pericolosità” e "Carta di Sintesi": adozioni preliminari e nuovi criteri

Con quattro deliberazioni, la Giunta provinciale è intervenuta in un ambito che sta tra la protezione civile, la gestione ambientale e l’urbanistica. Ha infatti approvato i criteri e la metodologia per la redazione e l’aggiornamento delle “Carte della pericolosità” e le ha poi adottate preliminarmente avviando anche la fase di partecipazione (con due provvedimenti a firma dell’assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini); ha adottato anche le disposizioni tecniche per la redazione della “Carta di sintesi della pericolosità” (con un provvedimento che porta le firme dell’assessore all’ambiente Mauro Gilmozzi, dell’assessore all’urbanistica Carlo Daldoss e dell’assessore alla protezione civile Tiziano Mellarini) e, infine, ha adottato preliminarmente la “Carta di sintesi” (con un provvedimento proposto dall’assessore all’urbanistica Carlo Daldoss).

Le “Carte della pericolosità”, previste dalla legge provinciale sulla protezione civile, rappresentano una sorta di mappa dei pericoli connessi a fenomeni idrogeologici, valanghivi, alluvionali, sismici, a incendi boschivi, alla presenza di sostanze pericolose, a cavi sospesi o altri ostacoli alla navigazione aerea e ad ordigni inesplosi. In un territorio di montagna e articolato come quello trentino è intuitivo comprendere quale sia l’importanza dell’aggiornamento di questi documenti.
Sulla base delle “carte della pericolosità” viene redatta la “carta di sintesi della pericolosità”, prevista dalla legge urbanistica provinciale, in cui sono comprese le disposizioni relative all’uso del territorio ai fini di garantire la sicurezza dei beni e delle persone.
La carta della pericolosità da incendi boschivi costituisce inoltre la base di riferimento per il piano per la difesa dei boschi dagli incendi. A seguito dell’approvazione delle “carte della pericolosità” la Provincia deve anche predisporre e approvare la “carta generale dei rischi” che classifica le aree soggette a rischi per poter porre in essere attività di prevenzione attraverso il “piano generale delle opere di prevenzione”.
Attraverso la scelta dei criteri e della metodologia da seguire per redigere le “carte della pericolosità” la Giunta provinciale ha individuato le strutture competenti a svolgere le attività tecniche necessarie e chi inoltre deve avere un ruolo di coordinamento.
Nell’ottobre del 2014 la Giunta provinciale aveva già approvato le “Disposizioni tecniche e organizzative per la redazione e l’aggiornamento delle carte della pericolosità”, documento che si è ritenuto di aggiornare alla luce degli approfondimenti fatti nel frattempo.
Con l’approvazione delle “carte della pericolosità” e la loro pubblicazione sul sito internet della Provincia autonoma di Trento (www.provincia.tn.it) si dà avvio alla fase di acquisizione delle osservazioni da parte dei comuni interessati per territorio e da parte del pubblico. Per questa fase sono previsti 90 giorni di tempo dalla data di approvazione del provvedimento con cui sono state adottate in via preliminare le “carte della pericolosità”, quindi da oggi.
La “Carta di sintesi della pericolosità” è uno degli elementi che costituiscono il Piano Urbanistico Provinciale ed è lo strumento che individua le aree caratterizzate da diversi gradi di “penalità” per la presenza di pericoli idrogeologici, valanghivi, sismici e d’incendio boschivo. A seguito dell’adozione preliminare, la “Carta di sintesi della pericolosità” viene ora inviata ai comuni, che entro novanta giorni possono trasmettere le loro osservazioni al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio; il documento viene inoltre pubblicato sul sito internet dello stesso servizio, all’indirizzo www.provincia.tn.it/urbanistica, perché, sempre entro 90 giorni da oggi, il pubblico possa presentare le sue osservazioni. Sul documento viene acquisito inoltre il parere della Commissione urbanistica provinciale e del Consiglio delle autonomie locali.



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