Venerdì, 07 Luglio 2023 - 12:53 Comunicato 2035

Decisione della Giunta su proposta del vicepresidente Tonina
Carta delle Risorse Idriche: approvate nuove norme di attuazione

Accesso facilitato alle informazioni contenute nella Carta delle Risorse Idriche-Cri e nuove modalità in capo agli enti locali per certificare l’interferenza o meno degli interventi pubblici e privati realizzati sul proprio territorio con le risorse idriche potabili presenti: questi in sintesi i contenuti delle nuove norme di attuazione della Cri approvate oggi dalla Giunta provinciale su proposta del vicepresidente e assessore all’urbanistica e ambiente Mario Tonina.
Gli adempimenti previsti vincolano i tecnici che redigono i progetti e le pubbliche amministrazioni deputate alla funzione autorizzativa, pianificativa ed esecutiva dei lavori pubblici a verificare l’interferenza della propria attività con le zone di salvaguardia delle risorse idropotabili al fine di evitare il rischio inquinamento. Tutto ciò al fine di tutelare al meglio una risorsa tanto preziosa quanto, in prospettiva, sempre meno abbondante, l’acqua.
Acqua (Rio Bianco) [ Foto: Michele Zeni ]

Sotto il profilo della tutela delle risorse idriche, il Piano urbanistico provinciale, in coerenza con il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche nonché con le norme nazionali di settore, ha stabilito che, in relazione alla vulnerabilità delle risorse idriche destinate al consumo umano ed ai fattori di potenziale inquinamento o alterazione della circolazione idrica sotterranea, venisse approvata dalla Giunta provinciale una specifica cartografia dei pozzi, delle sorgenti selezionate e delle risorse idriche da acque superficiali individuando le seguenti aree di salvaguardia: a) zone di tutela assoluta; b) zone di rispetto idrogeologico; c) zone di protezione.

Da qui si è arrivati all’approvazione della Carta delle risorse idriche, in attuazione del Piano urbanistico provinciale. Al fine di ottenere una maggiore tutela dell’acqua potabile, la delibera di oggi – assieme ad altre adottate in questi giorni - integra i provvedimenti già assunti in passato, , dando specifica attuazione all’articolo 94 del Testo Unico sull’ambiente.

In sintesi le nuove disposizioni prevedono di rendere più accessibili le informazioni e le disposizioni relative alla Cri, e chiedono a tutte le pubbliche amministrazioni deputate all'attività autorizzativa di adeguare, entro 60 giorni dalla pubblicazione del provvedimento, i propri modelli di domanda richiedendo l’attestazione dell’avvenuta verifica dell’interferenza o della non interferenza con le aree di salvaguardia delle risorse idriche e nel caso di interferenza prescrivono, ove consentito, di approfondire la conoscenza della situazione attraverso la redazione di una relazione idrogeologica, volta a definire le caratteristiche della circolazione idrica sotterranea e/o a garantirne la tutela. Nella relazione vanno indicate le modalità di realizzazione dell’intervento al fine della salvaguardia delle acque potabili.

Il provvedimento è stato presentato al Consiglio autonomie locali nel mese di marzo. Il Cal ha avanzato alcune osservazioni a cui la Giunta ha dato puntuale riscontro.

(mp)


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