Sabato, 25 Maggio 2024 - 14:25 Comunicato 1337

Carabinieri, i nostri “vicini di casa” pronti ad aiutarci

Un recente sondaggio Eurispes sottolinea una crescente fiducia dei cittadini nei carabinieri. E proprio del presente, del futuro dell’Arma e del suo rapporto con la comunità si è parlato all’evento “Legalità, solidarietà, militarità: come cambia l’Arma dei carabinieri”, svoltosi nella Sala Depero del Palazzo della Provincia. In dialogo Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale e vicepresidente del Comitato etico dell’Arma e Teo Luzi, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, con la moderazione di Lina Palmerini, Giornalista de Il Sole 24 Ore.
Legalità, solidarietà, militarità: come cambia l’Arma dei carabinieri Nella foto: Teo LUZI, Lina PALMERINI, Giovanni Maria FLICK [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

I carabinieri, ha spiegato il presidente Flick, interpretano la militarità come solidarietà di fronte alla fragilità del nostro Paese sul piano ambientale e alla vulnerabilità dei nostri concittadini più deboli e più soli. Nel “terzo Risorgimento” che stiamo vivendo, in cui l’Italia si lega all’Europa, ha detto Flick, sta avanzando un’istanza di solidarietà che l’Arma interpreta tutelando la legalità ma operando anche per la pari dignità sociale.
Concetti, questi, condivisi dal generale Luzi. I carabinieri, ha affermato il generale, si stanno adattando a una società che cambia contestualmente alla sensibilità dei cittadini. La fiducia nell’Arma nasce soprattutto dalla capacità di fornire rassicurazione sociale attraverso l’ascolto e il dialogo, dall’essere vicini alla gente nel pronto intervento e nelle tragedie che colpiscono il territorio. Avere un’istituzione alla quale si guarda con fiducia è fondamentale. Abbiamo sinergie, ha aggiunto il generale, con 73 Paesi del mondo e tutti vedono l’Arma in modo positivo anche per la capacità di relazionarsi con i cittadini. Militarità oggi significa saper interpretare i bisogni della comunità, che sono soprattuto di vicinanza e solidarietà. La stazione dei carabinieri è la casetta della famiglia che ti abita accanto, pronta ad aiutarti.
Competenze e valori, questi, che richiedono anche formazione. Innanzitutto, ha spiegato il presidente Flick, per conoscere a fondo la Costituzione, per saper operare coerentemente e per continuare a meritare la fiducia della gente.
Fra gli scenari più complessi con i quali si confrontano oggi i carabinieri, il generale Luzi si è soffermato sul web, dove c’è anche tanta devianza e dove l’Arma è molto presente nella lotta alla criminalità a cominciare dal terrorismo, ma con grande attenzione anche a reati come la pedopornografia, i furti d’identità e le violazioni della privacy.
Guardando al futuro, ma anche al presente, secondo il presidente Flick è necessaria la figura del “carabiniere forestale e tecnologico”. Forestale in relazione agli interventi per la tutela dell’ambiente; tecnologico per il contrasto ai rischi che la stessa tecnologia comporta.
Come detto, però, un grande valore aggiunto dell’Arma è la particolare attenzione alla fragilità, soprattutto degli anziani ma anche, oggi, dei giovani. Gli anziani sono particolarmente esposti alle truffe mentre i giovani, ha detto il generale Luzi, faticano talvolta a distinguere il bene dal male, la legalità dalla devianza.

(ac)


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