
Nello specifico, la caccia apre il 7 settembre per capriolo e cervo, oltre che per cornacchia grigia e nera, ghiandaia e merlo, mentre a partire dal 21 settembre si potranno cacciare beccaccia, cesena (fino al 31 gennaio), quaglia e tordo sassello. Il 16 agosto è programmato il via all’attività per quanto riguarda camoscio e muflone. Infine, il primo ottobre è consentito l’abbattimento del fagiano di monte.
Si ricorda che la disciplina della caccia impone il "silenzio venatorio" nei giorni di martedì e venerdì. È inoltre vietato esercitare l’attività di domenica nei mesi di maggio, giugno e agosto. Queste e altre regole della caccia, non si applicano invece all'attività di controllo, prevista dalla legge, regime a cui sono sottoposte alcune specie come il cinghiale. Quest’ultimo, infatti, è oggetto di un piano di controllo specifico, attivo da diversi anni e finalizzato al contenimento della diffusione della peste suina africana.
Infine, si segnala l’obbligo, per chiunque abbatta, catturi o rinvenga uccelli inanellati, di darne comunicazione all’Ispra tramite apposita mail. Gli anelli, applicati alle zampe degli uccelli nell’ambito di progetti scientifici, consentono di monitorare le rotte migratorie e le capacità di spostamento delle diverse specie ed è dunque importante tenere traccia dei diversi eventi per la raccolta dei dati.