Domenica, 31 Maggio 2015 - 02:00 Comunicato 1330

Dalla spending review tagli ne sono stati fatti ed altri sono in programma, ma la spesa per le pensioni è cresciuta.
COTTARELLI: "FARE IL POSSIBILE PER RIDURRE LA TASSAZIONE, SOPRATTUTTO SUL LAVORO"

Biblioteca strapiena e molta gente fuori per incontrare il commissario alla spending review nominato dal Governo Letta. In un libro - "La lista della spesa" - elenca le inefficienze della Pubblica Amministrazione e suggerisce dove risparmiare. Dai commessi dei ministeri agli agenti che guidano le autoblu, fino all'illuminazione pubblica. La spesa primaria è calata del 10% dal 2009 al 2013, e negli ultimi due anni di altri 8 miliardi.-

Risparmiare sulla spesa pubblica è operazione difficile. Molto difficile. E spesso la politica dei tagli lineari è l'unica via possibile. Carlo Cottarelli, il commissario alla "spending review" portato via dal Fondo Monetario dal premier Letta per cercare di fare breccia su un grande tabù italiano come la spesa pubblica, è stato accolto da vera star dal pubblico del Festival, per contenere il quale la sala della biblioteca comunale si è mostrata decisamente insufficiente.
Cottarelli, introdotto da una lunga presentazione dell'economista e senatore Pd Paolo Guerrieri, ha presentato il libro "La lista della spesa" in cui ha sintetizzato, con linguaggio chiaro, il lavoro fatto nei dodici mesi da commissario dentro il labirinto della "macchina" dello Stato.
Egli ha elencato i cinque grandi temi che compongono il libro, che parte dalla constatazione della scarsa conoscenza della macchina pubblica, con molte leggende metropolitane che circolano spesso senza controllo, alla complessità della macchina dello Stato, alle differenze tra le regioni, alla esigenza di razionalizzazione fino ai tanti piccoli privilegi da superare, che vanno dalle auto blu ai costi della politica.
"Ci sono costi diretti e indiretti – ha affermato l'ex commissario, che ora è tornato al Fondo Monetario a rappresentare l'Italia – ed ho trovato qualche reticenza sull'opportunità di contenere le spese. Il costo della politica è il doppio della Germania, gli stipendi dei dirigenti sono più alti che in Germania o Regno Unito, e il capitalismo delle amministrazioni locali che gestiscono diecimila partecipate ha portato spesso conti altissimi per lo Stato". "Ma ho fiducia che il lavoro fatto sia servito a qualcosa. Dal 2009 la spesa pubblica è scesa del 10%, e dal 2014 la spesa è stata ridotta di 8 miliardi. Anche sui costi standard la legge recepisce le mie proposte. Nel 2015 il 20% delle risorse distribuite ai comuni utilizzano il criterio dei costi standard".
Si può fare di più, certo. Il libro elenca tante aree di miglioramento. I ministeri sono presenti in tutte le regioni, e impiegano personale non sempre necessario. In ogni corridoio c'è un commesso, e i corridoi sono tanti… Si possono anche razionalizzare gli spazi. La strada dell'efficienza è lunga, e riguarda tutti i settori: cinque corpi di polizia sono probabilmente troppi, la spesa per la sanità è leggermente diminuita, quella per le pensioni aumentata. Ci sono le superpensioni ma anche tante pensioni minime, che tuttavia sono eccessive rispetto a quanto versato di contributi. Le scelte in questi campi sono più politiche che economiche. -



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