Giovedì, 12 Aprile 2012 - 02:00 Comunicato 918

Il presidente Lorenzo Dellai oggi alla seduta della Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale
"COSÌ SOSTENIAMO LE IMPRESE E LE FAMIGLIE"

Contrastare gli effetti e i rischi della crisi economica significa, prima di tutto, stare dalle parte delle famiglie e delle imprese. Lo ha ribadito oggi, nella seduta della Prima Commissione permanente del Consiglio provinciale, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ha spiegato ragioni e motivazioni del disegno di legge urgente varato pochi giorni fa dalla Giunta: "Interventi a sostegno del sistema economico e delle famiglie". Carattere d'urgenza che è stato recepito ed approvato dalla Commissione, per cui tra pochi giorni il provvedimento passerà all'esame dell'aula. Il presidente Dellai - nel presentare i tre articoli che compongono il disegno di legge - ha sottolineato come "accanto alla riconferma del quadro generale di intervento già da tempo in atto, abbiamo ritenuto importante innestare un provvedimento d'urgenza, che con 30 milioni di euro, intende proprio rafforzare la strategia di riposizionamento del nostro sistema economico. C'è un quadro strutturale sul quale da tempo siamo impegnati e ci sono elementi di emergenza ulteriore - legati da una parte alla difficoltà delle imprese, dall'altra a quella delle famiglie, toccate anche da un evidente calo dei consumi - che ci ha spinto a questo provvedimento. Lo ribadisco: è una misura contingente e non strutturale che vuole essere, e fa piacere che così le forze politiche l'abbiano recepita, un segnale concreto ed utile per essere vicini alle imprese e alle famiglie".-

Dellai ha poi ricordato le coordinate lungo le quali si muove il provvedimento: il governo provinciale intende mettere a disposizione delle famiglie e delle imprese circa 30 milioni di euro. L'obiettivo: da una parte sostenere il tessuto economico locale per attenuare la pressione fiscale sulle imprese che sta raggiungendo valori assolutamente straordinari e di difficile sostenibilità per il sistema economico e dall'altra sostenere il potere d'acquisto delle famiglie di ceto medio basso, in un momento nel quale la contrazione dei consumi è sotto gli occhi di tutti.
La strada che è stata scelta è appunto quella di un disegno di legge che da una parte sostiene le imprese (con una ulteriore riduzione dell'aliquota IRAP) e che dall'altra interviene una tantum a favore delle famiglie - si calcola che saranno circa diecimila quelle interessate - , alle quali andrà una cifra che oscillerà tra i 350 ed i mille euro a seconda del numero dei componenti e delle condizioni economiche.
Per quanto riguarda i provvedimenti a favore delle imprese si agisce appunto sulla riduzione dell'IRAP, che sarà dello 0,5 per cento per il settore alberghiero e per il commercio e dello 0,2 per cento per gli altri comparti economici. L'impegno della Provincia autonoma di Trento sarà di circa 15 milioni di euro. Dellai ha ricordato che "oggi le imprese trentine pagano circa 37 milioni di euro per l'Ici. Si calcola che con l'Imu l'esborso sarà quasi raddoppiato. Ebbene, il nostro provvedimento farà sì che metà di questo aggravio venga compensato appunto dallo sgravio Irap".
L'altro intervento punta invece alle famiglie e in particolare al sostegno del potere d'acquisto e alla difesa delle condizioni di vita. Si prevede un trasferimento finanziario come concorso al mantenimento di una certa capacità di consumo a fronte dell'aumento della pressione fiscale e del costo della vita. Così - ricalcando quel che successe sul finire del 2008 quando fu varato il provvedimento di sostegno per i consumi elettrici ed energetici (allora furono 8.800 le famiglie interessate, ha ricordato Dellai) - ci sarà un sostegno economicoalle famiglie in possesso di determinate condizioni di reddito, valutate con una soglia Icef. Il sostegno economico ai nuclei familiari varierà in relazione al numero dei componenti della famiglia e ad alcuni fattori che hanno determinato la perdita del potere di acquisto. Sono esclusi dal provvedimento i circa 9 mila nuclei familiari che già usufruiscono del reddito di garanzia. L'ipotesi è di utilizzare altri 15 milioni di euro per trasferimenti da un minimo di 350 euro ad un massimo di mille euro a famiglia. Toccherà all'Agenzia dei pagamenti, con procedura semplificata, previa certificazione Icef, erogare le cifre entro il primo semestre del 2012. L'obiettivo, appunto, è quello di difendere la capacità di spesa delle famiglie con reddito basso impedendo una ulteriore contrazione dei consumi.
Il presidente ha poi accennato alla terza parte dell'intervento: il disegno di legge prevede infatti norme destinate ad accelerare "ulteriormente tutto quello che può oggi agevolare il lavoro delle imprese, in questo momento particolare". Ecco quindi prevista la possibilità di riprogrammare le politiche di investimento a favore di interventi cantierabili in breve tempo (questo vale anche per i Comuni) e la possibilità di estendere a tutto il 2013 la deroga a talune procedure interne, nonché la possibilità di accelerare le concessioni edilizie quando i tempi della burocrazia si facessero troppo lunghi. -