Martedì, 17 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2172

Terremoto in Emilia, gli interventi realizzati dal Corpo permanente di Trento nella "zona rossa"
COSÌ I POMPIERI HANNO MESSO IN SICUREZZA GLI EDIFICI DI SAN FELICE SUL PANARO

Il Corpo Permanente dei Vigili del fuoco della Provincia autonoma di Trento è accorso in aiuto delle popolazioni dell'Emilia, colpite dal terremoto, fin dalle ore immediatamente successive alla prima scossa sismica avvenuta il 20 maggio 2012. Nei primi giorni l'attività è stata finalizzata all'allestimento del campo di accoglienza, denominato "campo Trento", a San Felice sul Panaro, gestito dalla Protezione Civile. A causa della seconda forte scossa di terremoto, verificatasi il 29 maggio 2012, e per il protrarsi dello sciame sismico, i pompieri permanenti hanno collaborato fino alla prima settimana di giugno all'ampliamento e alla manutenzione del campo Trento. Solo successivamente, la seconda settimana di giugno, sono stati impegnati nella rimozione di cornicioni, coppi, comignoli e altro materiale pericolante presente sulle facciate o sulle coperture degli edifici che si affacciano sulle vie della zona rossa di San Felice sul Panaro.-

Contemporaneamente proseguivano anche i sopralluoghi dei tecnici per valutare l'agibilità degli edifici e per stimare l'entità dei danni generati dall'evento sismico. Il sindaco di San Felice sul Panaro ha richiesto quindi la collaborazione del Dipartimento di Protezione Civile della Provincia autonoma di Trento al fine di valutare, programmare e poi realizzare le opere provvisionali necessarie per la messa in sicurezza degli edifici del centro storico per permettere il ripristino della viabilità principale della zona rossa. A seguito di questa richiesta, il personale del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento ha concordato con il Comune un programma di interventi di puntellamento di edifici privati e pubblici che si affacciano sulle vie principali della zona rossa di San Felice sul Panaro. Gli interventi sono iniziati il 20 giugno 2012.

La squadra del Corpo permanente, che si avvicenda settimanalmente, è composta da 6 vigili e un ingegnere. Gli interventi di puntellamento fino ad ora realizzati sono stati finalizzati a mettere in sicurezza le strutture seguenti prospicienti su pubblica via e interne alla zona rossa del Comune di San Felice sul Panaro:
- Edificio privato all'angolo tra Via Don Minzoni e Viale Campi
- Torretta sopra la farmacia Bertelli in Via Razzaboni
- Angolo di un edificio privato in Via Marconi
- Edificio privato all'angolo tra via Ferraresi e Piazza G. Matteotti
- Portici di via Ferraresi
- Edificio privato in via Roma n.2
- Edificio privato all'angolo tra via Ferraresi e Corso Mazzini

Gli interventi in programma per le prossime settimane riguardano invece:
- Edificio privato sede delle assicurazioni Generali su Corso Mazzini
- Chiesa in Via Molino in prossimità di Piazza G. Matteotti
- Altri due edifici prospicienti su corso Mazzini

Tutte le strutture sopra elencate presentano uno stato fessurativo e di deformazione estremamente grave. I materiali utilizzati per gli apparati murari sono quasi esclusivamente il mattone cotto e malta di qualità scadente; tale sistema costruttivo rende le strutture disarticolate e prive di coesione. I solai degli edifici oggetto degli interventi sono generalmente realizzati con struttura portante in legno oppure con putrelle di acciaio che supportano una sottile cappa non armata.
Alcune strutture, come ad esempio l'edificio in via Roma 2 e la Chiesa in Via Molino sono parzialmente crollate, le coperture sono collassate, e i paramenti murari, eterni ed interni, sono evidentemente lesionati e pericolanti.
I due edifici puntellati lungo via Ferraresi non sono crollati ed esternamente rispecchiano solo parzialmente l'entità delle lesioni conseguenti al sisma; all'interno, invece, tali strutture rivelano chiaramente la gravità dello stato fessurativo. Porzioni di solaio sono crollate e le fessurazioni che interessano le strutture portanti, sia orizzontali che verticali, denunciano la rotazione dei paramenti murari.
Tutte le opere provvisionali sono state realizzate in legno e sono state rese "collaboranti" con le strutture portanti degli edifici utilizzando funi di acciaio e/o barre filettate. Gli interventi sono stati realizzati tenendo ben presenti le difficoltà di operare in altezza e su strutture seriamente compromesse, adottando quindi tutti gli accorgimenti e le azioni necessarie a garantire la sicurezza.
Tutti i puntellamenti realizzati non comportano l'occupazione della sede stradale e permettono così il ripristino della viabilità delle vie del centro storico con conseguente svincolo della zona "rossa" attualmente non transitabile ed interdetta al pubblico. Ciò permetterà l'accesso alle ditte incaricate della realizzazione delle opere di ripristino e consolidamento definitive e la riapertura delle attività negli edifici dichiarati agibili. -